Grande successo per la Mostra «La Modernità Creativa fatta di luce e colore: Storia del Novecento»,

Roma rilancia se stessa come capitale dell' arte

Lucrezia Lombardo
03/10/2014
Storia
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Ieri primo grande evento sotto il titolo di «La Modernità Creativa fatta di luce e colore: Storia del Novecento» organizzato da Avvenia (www.avvenia.com), leader nazionale nel settore della White Economy e della sostenibilità ambientale. Un appuntamento che si è concluso con un successo che ha superato ogni previsione e che ha visto la presenza di prestigiosi collezionisti d'arte, imprenditori, finanzieri e grandi nomi della cultura.

L'iniziativa è stata l'occasione per lanciare un'idea nuova nell'ambito della White Economy, perché finora poco si è parlato dell'efficienza energetica dal punto di vista museale. Oggi, invece, grazie ad Avvenia la voce «energia» è all'ordine del giorno anche nel settore delle strutture museali dove il consumo energetico crea costi particolarmente onerosi. «E a tali considerazioni, si aggiunge anche quella di evitare l'inquinamento» ha puntualizzato l'ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia.

In tale quadro, si è tenuta, il primo ottobre 2014 a Roma, presso la Terrazza Civita di Piazza Venezia, la Mostra «La Modernità Creativa fatta di luce e colore: Storia del Novecento» organizzata da Avvenia per creare e riunire il primo nucleo di lavoro composto da imprenditori ed esponenti delle istituzioni che hanno poi preso parte a una cena per continuare a confrontarsi sull'efficientamento energetico nel settore museale. Una serata ad hoc riguardante non solo l'energia e il suo impiego misurato, ma anche il rispetto dell'ambiente grazie alla minore produzione possibile di anidride carbonica nel comparto dei musei italiani e la valorizzazione delle opere d'arte e delle strutture museali.

Perfettamente organizzata da Avvenia, la serata è stata l'occasione ideale per parlare di un importante complesso di temi, dall'evoluzione tecnologica in corso all'efficientamento energetico per i musei, fino ai possibili modelli di business legati al mercato dei Titoli di Efficienza Energetica per la musealità italiana che, per il suo funzionamento, è particolarmente energivora a causa del crescente numero di visitatori e della necessità di illuminare e climatizzare ambienti molto ampi, nonché proteggere le opere d'arte dagli agenti fisici che potrebbero deteriorarle.

«Per la musealità italiana la parola d'ordine è riqualificare attraverso l'efficientamento energetico, l'unica soluzione in grado di offrire benefici ambientali, economici e occupazionali» ha commentato l'ingegner Giovanni Campaniello durante la serata. «Si può iniziare implementando misure quali la sostituzione degli attuali sistemi di illuminazione rimpiazzandoli con dispositivi meno energivori e meno impattanti sull'ambiente e continuare con misure strutturali che consentano di unire un miglioramento delle prestazioni a un uso più efficiente e meno costoso dell'energia» ha concluso il fondatore di Avvenia.

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