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L' arte motore di trasformazione della realtà

Presentato ieri il libro di Lucrezia Lombardo "Artisti contemporanei in terra di Arezzo"- edito da Toscana Cultura

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E’ stato presentato ieri, nello spazio espositivo di Via Cavour 85 ad, il libo di Lucrezia Lombardo “Artisti contemporanei in terra di Arezzo”.
Il lavoro di Lombardo -X volume della collana, dedicata al panorama artistico contemporaneo, edita dall’Associazione Fiorentina Toscana Cultura- costituisce il primo esempio, ad Arezzo, di quella che potrebbe essere definita “una narrazione per immagini” dell’ espressività creativa ai nostri giorni.
Il territorio aretino si configura, così, come un ambiente estremamente variegato, stimolante e vivido artisticamente. Il libro di Lombardo ha infatti messo in evidenza la dialettica fervida che caratterizza il profilo artistico di Arezzo. Un’identità, quella culturale, che la nostra città troppo spesso mette da parte privilegiando un tipo di arte che ricerca il successo e la notorietà. Il libro di Lombardo, invece, ha voluto esplorare l’iconografia contemporanea a partire dal radicamento territoriale qualitativo che essa ha,  mettendo così in luce l’esistenza di un microcosmo ricchissimo, rimasto per troppo tempo ignoto ai circuiti ufficiali. Tuttavia, questo microcosmo fin’ora inesplorato, ha dimostrato di possedere una forza estrema e una capacità di fioritura che è solo al proprio inizio.
Arezzo recupera così il proprio elevato profilo artistico e, mai come in quest’occasione, è emersa l’esigenza, da parte degli artisti, di poter essere ascoltati: l’arte cioè ha espresso, per mezzo di coloro che praticandola la incarnano, l’esigenza forte di farsi motore di trasformazione ed  “elemento di pensamento della realtà”. Proprio quest’aspetto caratterizza approfonditamente il libro di Lombardo, che vuole rappresentare l’inizio di quel dialogo tra artisti a cui l’autrice intende dare vita. Il Libro diventa così il luogo metaforico di avvio di questo intento dialogico. Un dialogo che  -sostiene Lombardo- “deve essere esteso a tutti coloro che ancora credono nell’arte come motore trasformativo della realtà e, dunque, delle nostre esistenze”.
L’autrice ha poi esposto un altro nodo tematico centrale nel suo libro e, cioè, il bisogno di ripartire  -nella lettura critica dell’arte come spirito di un’epoca- dal piccolo, da ciò che ci sta sotto mano, così da poter fondare un nuovo “paradigma artistico” che restituisca alla forza creativa dei contenuti costruttivi e non più meramente consumistici, o trasgressivi.
Il libro di Lombardo, giovane filosofa coraggiosa, nasce come raccolta aperta che ci fornisce, per immagini e quasi empiricamente,  il profilo artistico del nostro territorio lanciando , a chi sappia accoglierla, una sfida: quella di rifondare un’arte e una lettura di essa, che poggi su radici solide e costruttive, che privilegi alla fama quella qualità che, spesso, si trova proprio sotto i nostri occhi, nel “qui e ora”, anche se non vogliamo vederla perché attratti dal luccichio dell’ altisonanza di certi luoghi e nomi comuni.

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