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GRAN FINALE CON L’ORCHESTRA DELLA TOSCANA DIRETTA DA EDUARD TOPCHJAN

BENEDETTO LUPO INTERPRETA IL CELEBERRIMO RACH2

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Sarà con le note di Spartacus, la celebre Suite di Aram Khačaturjan, che si chiuderà la 47ma edizione del Festival delle Nazioni. Ad eseguirla sarà l’Orchestra della Toscana diretta da Eduard Topchjan che, nella prima parte della serata, guiderà anche il pianista Benedetto Lupo nel celeberrimo Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov. L’appuntamento è per sabato 6 settembre alle ore 21 nella Chiesa di San Domenico a Città di Castello, per il gran finale di questa edizione del Festival dedicata all’Armenia.

Ispirato alla storia romanzata del gladiatore frigio, Spartacus è uno dei capolavori di Khačaturjan scritti per la danza, dal quale il compositore di Tbilisi ricavò ben quattro suite e tre quadri sinfonici. Insieme a Gajaneh con la sua “Danza delle spade”, anche Spartacus è diventato una delle pagine più amate e frequentate del repertorio armeno, con il suo mix di elementi della tradizione popolare e della cultura occidentale, combinati insieme da una brillante orchestrazione. La musica di Spartacus valse a Khačaturjan il massimo riconoscimento sovietico: il Premio Lenin.

A Spartacus il programma del concerto dell’Orchestra della Toscana accosta Rachmaninov, uno degli autori russi con il quale più spesso viene messo a confronto Khačaturjan. Del compositore-concertista è in programma il noto Rach2, l’immancabile capolavoro presente nel repertorio dei più acclamati pianisti di oggi, immancabile proprio per la sua capacità di combinare un virtuosismo al limite delle possibilità esecutive con apici di enfasi e lirismo nel solco della migliore tradizione ciaikovskiana.

Fondata nel 1980, l’ORT ha sede al Teatro Verdi di Firenze e oggi è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. È formata da quarantacinque musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio Nacional de Musica di Madrid alla Carnegie Hall di New York. La sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti Luciano Berio. Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fino ai compositori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi, sperimentando possibilità inedite di fare musica e verificando le relazioni fra scrittura e improvvisazione. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali, interpretati con egregi musicisti di fama internazionale, si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento, con una posizione di privilegio per Rossini, e l’incontro con la musica di Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, Heiner Goebbels, Butch Morris, Enrico Rava, Ryuichi Sakamoto. Una precisa vocazione per il Novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel panorama musicale italiano. Il festival “Play It! La musica fORTe dell’Italia” è il manifesto più eloquente dell’impegno dell’orchestra verso la contemporaneità. Presidente dell’ORT è Claudio Martini, direttore Artistico Giorgio Battistelli, direttore principale Daniel Kawka, e direttore ospite principale Daniele Rustioni.

Benedetto Lupo ha debuttato a tredici anni con il primo Concerto di Beethoven, imponendosi subito dopo in numerosi concorsi internazionali. Ha suonato più volte al Lincoln Center di New York, alla Salle Pleyel a Parigi, alla Philharmonie a Berlino, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles. Tra le orchestre con le quali si è esibito, ricordiamo almeno la Chicago Symphony, la
Gewandhaus di Lipsia, gli Stuttgarter Philharmoniker, l’Orchestre du Capitole de Toulouse, la Bruckner Orchester Linz. Tra i direttori con cui ha collaborato più spesso vi sono Yves Abel, John Axelrod, Piero Bellugi, Umberto Benedetti Michelangeli, Vladimir Jurowski, Kent Nagano, Daniel Oren, George Pehlivanian, Zoltán Peskó, Michel Plasson, Antoni Wit. Pianista dal vasto repertorio, Benedetto Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica. Ha inciso per Teldec, Bmg, Vai, Nuova era e Arts. Nel 2005, l’incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi ha ottenuto cinque premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’or”.

Eduard Topchjan ha studiato violino al Conservatorio di Yerevan e direzione d’orchestra con Ohan Durian. Allo studio sono seguite preziose consultazioni con Sir George Solti, Claudio Abbado e Nello Santi. Topchjan ha debuttato con l’APO nel 2000. Nello stesso anno è stato nominato direttore artistico e direttore principale dell’orchestra e ha dato il via a una serie di concerti di successo a Yerevan e all’estero. In qualità di direttore ospite, Topchjan ha diretto importanti orchestre quali la Royal Philharmonic Orchestra, la Filarmonica di Cologne, la Frankfurt Opera, l’Orchestra Filarmonica Nazionale della Russia, la Romanian TV and Radio Orchestra, l’Orchesta Sinfonica Ungherese al Musikverein di Vienna, l’Israel National Radio Symphony Orchestra, la Gulbenkian Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra e la Seoul Philharmonic Orchestra. Nel 2007 ha fondato lo Yerevan International Music Festival, di cui ancora oggi è direttore artistico. Nello stesso anno il Ministro della cultura dell’Armenia gli ha conferito il titolo di “Meritorious Worker of Art”. Nel 2011 ha ottenuto la “State Gold Medal”. Nel 2012 è stato nominato direttore ospite principale della spagnola Orchestra Sinfonica Premium di Toledo.

I biglietti per il concerto (intero 25 €, ridotto 20 €), sono in vendita alla Biglietteria di Città di Castello (Corso Cavour, Palazzo del Podestà), oppure online all’indirizzo www.festivalnazioni.com. Per informazioni tel. 075 8522823, ticket@festivalnazioni.com.


GLI EVENTI COLLATERALI DI SABATO 6 SETTEMBRE

Insieme al Festival, si chiude anche il programma degli eventi collaterali, che per sabato 6 settembre propone alle ore 21 il concerto-saggio degli allievi della classe di pianoforte di Riccardo Risaliti.
Sabato sarà possibile visitare alla Pinacoteca comunale di Città di Castello la mostra Segno, forma, gesto, che ospita le opere della collezione della Galleria Civica di Modena. L’esposizione, a cura di Atlante servizi culturali, è aperta al pubblico negli orari 10-13/14.30-18.30.
È aperta al pubblico inoltre l’esposizione Pensieri comuni di Laura Tofani e Francesco Fantini a La Rotonda di Città di Castello negli orari 20.30-23.30. L’ingresso è gratuito.
Ad Anghiari, al Museo di Palazzo Taglieschi (aperto dalle 9 alle 18) e al Museo della Battaglia di Palazzo Marzocco (aperto dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30), sono esposte le fotografie di Paola Jazurlo e Stefano Evangelista scattate in occasione di un recente viaggio in Armenia.

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