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PMI e Borsa: UE spinge alle quotazioni

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L’ultimo dei debutti in Borsa è stato «Scale», ormai un anno fa. Il pezzo della Borsa di Francoforte tutto per le Pmi ha cominciato le contrattazioni con 37 titoli e in questa settimana con l’Ipo della società di cybersicurezzaCyan raggiungerà quota 50.

Tutte imprese di taglia small che hanno un capitale medio di 149 milioni, puntano ad entrare nel mercato dei capitali per farsi accompagnare nel percorso di crescita.

Nella maggior parte dei casici sono stati interventi frammentari e diversi da Paese a Paese che hanno avuto un impatto limitato, seppur positivo, per entrare sul mercato da parte delle Pmi.

Bruxelles: arriva la proposta legislativa?

I margini di azione sono ancora tanti, così come dicono i sondaggi condotti dalla Banca europea per gli investimenti.

Pare che il canale di finanziamento per vie interne sia ancora predominante (63% del totale), mentre il 35% del reperimento della liquidità si ottiene per vie traverse, in cui le banche giocano ancora la parte più forte.

La Commissione Ue certe cose le sa bene: Bruxelles sta passando al vaglio i risultati di una consultazione di tutti gli attori in gioco appena conclusa, anzi forse entro giugno potrà essere presentata una proposta legislativa per stabilire regole ad hoc per la quotazione delle Pmi.

Il palese scopo è quello di accrescere il numero di Ipo e contribuire così alla creazione di un mercato europeo dei capitali a misura di “piccoli”.

Il bilancio di Aim Italia

L’esperienza è arrivata anche alla Borsa Italiana, che  fa parte del London Stock Exchange Group, dove nel 2012 è nato Aim Italia in seguito all’accorpamento di Aim e Mac.

In totale ne partecipano 97 società (di cui 93 ammissioni con Ipo negli ultimi 5 anni), con una capitalizzazione totale di 6,2 miliardi. Il 2017 è stato un anno record, con 26 nuovi ingressi, di cui 24 Ipo, e nel 2018 sono state finora cinque le matricole riuscite ad accedere.

Aim Italia rappresenta un mercato ideale per mettere insieme capitali e ampliare la propria base di investitori. Oggi con oltre 3 miliardi di euro raccolti, in larga parte in aumento di capitale, Aim Italia è stata in grado di accelerare il processo di sviluppo delle imprese che si quotano o direttamente sul mercato o utilizzano le Spac come modalità alternativa al processo di quotazione tradizionale che puoi anche consultare in tempo reale con le app per il trading online migliori.

Si sta osservando un forte slancio in tutti i settori dell’industria e per la prima volta anche il quadro normativo interviene a dare maggiore impulso al mercato. Questi strumenti sono fondamentali per garantire maggiore liquidità, soprattutto domestica, sul mercato.

Lo scorso dicembre, inoltre, il mercato italiano per le Pmi è diventato “Sme Growth Market”, la nuova categoria voluta dalla Commissione Ue all’interno della direttiva Mifid2 per far avverare un quadro normativo che possa facilitare l’accesso delle Pmi al mercato dei capitali.

C’è poi Euronext-Enternext che dal 2013 promuove e gestisce tutte le offerte e i servizi che servono per le esigenze di finanziamento per le Pmi sulle piazze di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona: sono scambiati titoli di 928 Pmi, con una capitalizzazione complessiva di 147,5 miliardi, in svariati settori, dove è in testa quello industriale.

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