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Ecco gli otto finalisti del Premio Pieve, perchè "la memoria non è in crisi" - FOTO

La 29esima edizione del concorso in programma il 13-14-15 settembre

a cura della Redazione
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"Ma la memoria non è in crisi". Emblematico il tema del Premio Pieve Saverio Tutino di quest'anno, giunto ormai alla 29esima edizione. In un mondo in cui tutto ormai è in crisi, l'economia, i valori, la società, da questo piccolo pugno di case tra le montagne della Valtiberina si fa ancora più forte il messaggio che invece la memoria no, non è in crisi. Anzi  la memoria è un bene rifugio, uno di quelli che mantengono sempre il proprio valore e lo accrescono persino, quando le cose vanno male. Temi fondamentali del premio, infatti, sono il viaggio, il tentativo, di ognuno degli otto selezionati, di migliorare la propria vita, la giovinezza e il contatto tra diverse culture. E così si intrecciano storie dei primi del '900 con vicende contemporanee, facendo rivivere la storia internazionale attraverso quella personale di chi narra emozioni, esperienze, aneddoti privati. Perchè quando non si ha più il coraggio di guardare al passato per misurarsi con i propri errori e al futuro, per timore non riuscire a immaginarlo, allora si setaccia la memoria in cerca di risposte sempre più difficili da trovare e noi, che abbiamo riserve piene di materiale prezioso, ci sentiamo ancor più in dovere di prestarlo, o regalarlo, a chiunque lo richieda. Accumuliamo e prestiamo memoria a interessi zero: questo è il nostro mestiere, lo facciamo da sempre e a prescindere dall’andamento dello spread. Ma non per questo pensiamo di non poterci migliorare con proposte che offrano alla memoria nuove prospettive di crescita.
Così è stata concepita la 29esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino, presentata stamani presso la Camera di Commercio, sponsor dell'evento, insieme alla Banca di Anghiari e Stia. E così nei diari si trovano temi più facilmente spendibili e godibili (scrittura visiva, maternità, alfabetizzazione, sport, gastronomia, digitalizzazione, politica, tecnologia) si alternano ad altri invece che esigeranno e costeranno una tensione emotiva profonda (uxoricidio, Shoah, delinquenza). La scrittura a mano convive, unita da uno straordinario collante quale la memoria, con post, messaggi sui social network, sms.

Per Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell’Archivio dei Diari, "tutte le testimonianze che hanno raggiunto la finale quest’anno raccontano vicende che, pur cronologicamente collocate a molti decenni di distanza oggi, presentano profili di strettissima attualità: le otto scritture autobiografiche che scopriremo a settembre sono assolutamente rappresentative del nostro tempo e della nostra vita quotidiana, raccontano le stesse gioie e gli stessi dolori che siamo abituati a vivere ogni giorno in ambito affettivo e lavorativo, famigliare e professionale, intimo e pubblico. Segno che nonostante il tempo venga scandito da cambiamenti economici, sociali e politici che ci appaiono o ci vengono dipinti come epocali e sconvolgenti, il canovaccio dell’esperienza umana insiste su itinerari che l’introspezione e la scrittura di sé hanno già saputo indagare. E che vale la pena ripercorrere, anche attraverso la pratica della lettura autobiografica che diventa chiave interpretativa della realtà odierna, soprattutto quando a indicare la strada ci sono documenti di rara bellezza come quelli che partecipano a questa 29esima edizione".

La commissione di lettura del Premio - La commissione di lettura del Premio ha selezionato gli otto testi finalisti tra gli oltre cento che sono giunti all’Archivio diaristico nazionale nel corso dell’ultimo anno. Fanno parte della commissione: Luisalba Brizzi; Rosalba Brizzi; Natalia Cangi (presidente); Ivana Del Siena; Patrizia Dindelli; Elisabetta Gaburri; Gabriella Giannini; Adriana Gigli; Valeria Landucci; Irene Napoli; Riccardo Pieracci; Giada Poggini.


La Giuria Nazionale - Il vincitore del 29esimo Premio Pieve Saverio Tutino sarà decretato il prossimo 15 settembre dalla Giuria Nazionale composta da: Guido Barbieri; Camillo Brezzi; Natalia Cangi; Pietro Clemente; Gabriella D’Ina; Beppe Del Colle; Vittorio Dini; Paola Gallo; Antonio Gibelli; Lisa Ginzburg; Roberta Marchetti; Melania G. Mazzucco; Annalena Monetti; Maria Rita Parsi; Sara Ragusa; Stefano Pivato; Nicola Tranfaglia.

Gli otto finalisti


Adriano Andreotti - “Patrie ingrate”,  memoria 1932-1967
Filiberto Boccacci - “Scoppi irregolari”, epistolario 1913-1918
Valerio Daniel De Simoni - “Sulla scia di Valerio Daniel De Simoni”,
diario/blog/mail/lettere 2010-2011
Maria Sofia Fasciotti - “La mia casa deserta”, diario 1948-1971
Francesco Leo e Annamaria Marucelli - “Yol-1511”, epistolario 1940-1946
Francesco Sartori - “Con occhi di padre”, diario 1905-1910
Rosario Simone - “Musafir”, memoria 1980-1990
Donato Vinci - “Ma Donato andò a Sud”,  autobiografia 1894-1931

 

Per saperne di più sugli appuntamenti e sugli ospiti che parteciperanno al Premio basta collegarsi al sito www.premiopieve.it.
 

 

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