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Arezzo e le occasioni perdute, dalla stazione all'aeroporto

E menomale che c'è stato Amintore.....

La redazione
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Arezzo e le occasioni perdute. Ormai sta diventando un leit motiv. In principio fu la stazione. Con l'avvento della Direttissima era chiaro che, o ci si organizzava o i treni non si fermavano più. Lo ha fatto Reggio Emilia per esempio, che con la stazione Media Padana, ha catturato l'attenzione di Frecce e Italo e tra Bologna e Milano costringe ormai i treni veloci a fermarsi nella città emiliana. Ad Arezzo tante chiacchiere ma la stazione scambiatrice a Olmo non è mai stata fatta. Risultato? Per andare a Roma, salvo un paio di treni, ci vogliono tre ore. Poi è stata la volta dell'Aeroporto di Molin Bianco. Dopo la realizzazione della pista in asfalto, qualcuno pensò che si potesse dare un piccolo impulso, almeno per attrarre quel turismo nordico che spesso si muove con piccoli aerei privati. Tante belle parole, spese anche da illustri personaggi e associazioni, cadute tuttavia nel vuoto mentre anche nella vicina Sansepolcro ci si organizzava per renderlo migliore. Risultato? Manca il servizio antincendio ( ma qualcuno non aveva assicurato che sarebbe stato effettuato?) e dunque l'aeroporto sarà chiuso al traffico esterno e rimarrà aperto ( questo è bene precisarlo perchè qualcuno non l'ha capito) solo al volo locale. Adesso poi resterà chiuso per ferie e manutenzione dal 5 al 25. Concludiamo con le strade che spending review e continui cambi di direzione per la Provincia, hanno reso spesso impossibili da mantenere in stato decente ( vedi svincolo per Monte San Savino dalla superstrada per esempio). Risultato? Dobbiamo ancora ringraziare un certo Amintore Fanfani se almeno abbiamo l'autostrada. Fatti dunque, non parole. In troppi spendono parole e peraltro anche selezionate da filtri assurdi....

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