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Casentino, il Planetario del Parco compie dieci anni

Tante iniziative in calendario

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Il Planetario del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi compie 10 anni. Il Parco voleva ricordare questo evento perché rappresenta un pezzo della sua storia. A ricordare i dieci anni tante le iniziative in calendario, tra queste spicca sicuramente la mostra “L’origine del sistema solare: le meteoriti testimoni d’eccezione” che sarà esposta dal 12 al 26 ottobre presso la sede del planetario, dove saranno presenti alcuni tra i pezzi più importanti della collezione del Museo di Scienze Planetarie di Prato. Da un campione di Eucrite, una meteorite la cui origine oggi è identificata nell’Asteroide Vesta, alla Pallasite Imilac, una meteorite costituita da metallo e cristalli di olivina originatasi nel mantello di un corpo planetario oggi distrutto, i campioni esposti ben rappresentano le conoscenze oggi acquisite in questo campo. A Stia verranno esposte anche alcune rocce da impatto che si sono originate per la caduta di grandi corpi meteoritici o di piccoli asteroidi sulla superficie della Terra.

“Un luogo suggestivo -  ha commentato il Presidente Luca Santini – unica realtà nel settore in provincia di Arezzo, una ricchezza e un valore aggiunto che mette ancora una volta al centro l’area protetta e il rapporto tra l’uomo e l’universo. Il cielo notturno va quindi tutelato, come qualsiasi altro paesaggio naturale, fenomeni come l’inquinamento luminoso purtroppo non sono tanto lontani anche dalla nostra realtà”.

 

Come ha sottolineato Nevio Agostini, il responsabile del Servizio Promozione dell’Ente Parco Nazionale “La Toscana è una delle regioni d’Europa più importanti nel mondo dell’astronomia basti pensare alla città di Pisa e Firenze collegate a Galileo Galilei, l’osservatorio astrofico di Arcetri, la più famosa astronoma italiana, scomparsa recentemente, Margherita Hack, il museo delle scienze planetarie di Prato”.

10 anni di progetti ed eventi, oltre 10.000  visitatori,  soprattutto studenti e un bel risultato.

“Viene premiato - continua Agostini - un lavoro di squadra dove il parco ha creato i giusti presupposti con allestimenti sempre aggiornati, sostegno ai programmi e valorizzazione delle competenze locali. Uno staff di primordine con due responsabili scientifici e un Consorzio, Casentino Sviluppo e Turismo, e una Cooperativa, Oros, con una grande passione e professionalità. L’esperienza e i risultati e soprattutto queste nuove collaborazioni come con il Museo delle Scienze Planetarie di Prato ci proiettano in un futuro ancor più ricco di soddisfazioni”.

 

“A dieci anni di distanza dalla sua inaugurazione, il Planetario del Parco – ha commentato Alessandro Ghiandai, uno degli operatori del planetario - è divenuto un punto di riferimento irrinunciabile per le scuole della Provincia di Arezzo, di ogni ordine e grado, per gli appassionati di astronomia, per i semplici curiosi del cielo e per i turisti che, sempre più numerosi, arrivano da ogni parte di Italia”.

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