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In due settimane oltre mille visitarori al Planetario del Parco

Santini "Eccellenza del territorio"

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Dal 12 al 26 ottobre oltre 1000 i partecipanti alle iniziative legate ai 10 anni di planetario di cui circa 700 studenti provenienti da tutta la Provincia di Arezzo che sono rimasti affascinati da questo mondo, quello delle meteoriti, che  incuriosisce e ci svela i segreti dell’universo.

Tutti gli eventi sono stati legati alla mostra “L’origine del sistema solare: le meteoriti testimoni d’eccezione” realizzata in collaborazione con il Museo delle Scienze Planetarie di Prato.

I ragazzi, soprattutto della scuola primaria e secondaria di I e II grado, hanno mostrato un grande interesse per questi oggetti così misteriosi appartenenti al mondo extraterreste che cadano continuamente sulla terra.

La maggior parte degli oggetti cosmici che incontrano nel loro cammino il nostro pianeta si disintegrano in aria, e l'impatto con la superficie terrestre è raro, ma per avere piccoli campioni di polvere cosmica ( i cosiddetti micrometeoriti) basta salire sui nostri tetti raccogliere il materiale depositatosi nelle gronde di raccolta delle acque di pioggia e cercare, grazie ad una calamita, questi oggetti metallici, per l'esattezza ferrosi.

Non dimentichiamoci però anche le conferenze organizzate in questi 15 giorni che hanno rilanciato il planetario e la sua attività didattica e divulgativa con un finale d’eccezione, grazie alla presenza del professor Giovanni Bignami che ha incantato la platea con un conferenza ai mondi, terrestri e non, ancora da esplorare (le sette sfere), ma soprattutto mostrando il suo grande amore per la scienza, per la fisica e  per l’affascinante mondo che ci circonda.

“Il planetario – ha commentato il presidente del Parco Nazionale Luca Santini -  è un’eccellenza sul territorio che ha mostrato in questi dieci anni, e soprattutto con questa mostra, di suscitare interesse ad un vasto e variegato pubblico, non solo studenti e appassionati di questa materia. Il parco, da sempre attento alla divulgazione scientifica, con questa iniziativa scrive un’altra pagina della sua storia legata proprio alla tutela, valorizzazione e divulgazione della bellezza, in questo caso del cielo.

Voglio inoltre sottolineare la proficua collaborazione con il Museo delle Scienze Planetarie, che grazie al suo intervento, ha reso possibile una mostra che ha portato a far parlare in questi 15 giorni del planetario e del suo parco e soprattutto a far conoscere quella che ormai è una realtà consolidata e su cui il parco continuerà ad investire con iniziative volte a incrementare questo polo dedicato alla divulgazione astronomica”

Ricordiamo che il planetario ha per tutto l’anno un ricco programma di iniziative  e svolge un’intensa attività con le scuole, grazie anche al progetto “In treno al Planetario” , un viaggio da Arezzo a Stia per scrutare il cielo attraverso il mezzo sostenibile che oltre all’attività al planetario propone la visita al paesi di Stia e ai suoi Musei.

All’interno della struttura oltre all’attività sotto la cupola è possibile visitare la mostra “Rocce e meteoriti: un viaggio nello spazio e nel tempo”, un’esposizione di campioni di meteoriti, rocce da impatto e rocce terrestri facenti parte della collezione del Museo delle Scienze Planetarie di Prato e l’esposizione degli antichi strumenti astronomici donati da alcuni istituti scolastici del territorio.

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