Partecipa a Arezzo Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

San Giovanni: spariscono migliaia di euro del Comune. Due dipendenti in ferie cautelative, rischiano il licenziamento

Impiegato accusato di aver fatto un bonifico alla madre con la smart card del collega. Il sindaco ha fatto denuncia alla Procura

Condividi su:

Il sindaco di San Giovanni ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica per ammanchi scoperti nella redazione del bilancio. Due sono stati messi dipendenti in ferie cautelative. Gli ammanchi ammontano a circa trentamila euro. Ma andiamo con ordine. La vicenda è venuta fuori grazie ai controlli effettuati per l'assestamento di bilancio. A insospettire è stato un mandato di pagamento, risalente allo scorso luglio, per un contributo di 4.500 euro finito in un conto corrente privato e restituito nel settembre scorso, sempre dallo stesso conto. Accertamenti hanno appurato che proprio in quel conto intestato allo stesso nominativo erano stati versati nell'agosto 2009 24.999,90 euro. Somma non arrotondata per evitare le verifiche dell'antiriciclaggio. Nella vicenda, appunto, sono stati coinvolti due dipendenti.

Lo scorso mercoledì il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, assistito dall'avvocato Rita Cavezzuti, ha subito presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Arezzo che ha aperto un'indagine. Allo stesso tempo è stato nominato un gruppo di lavoro, per ulteriori verifiche tecniche, che collaborerà con l'autorità giudiziaria nell'inchiesta.  Infatti, oltre alle responsabilità delle tre persone, resta da accertate anche quella di cui due dipendenti comunali, è l'esatta somma prelevata. Oltre a quelli già scoperti non è da escludere che vi possano essere stati altri ammanchi nel tempo.

Fino a questo punto ad essere stati scoperti sono due dipendenti del Comune e la madre di uno di loro. I controlli effettuati a ritroso hanno permesso di accertare che la somma di 24.999,90 euro è stata versata nel conto corrente dell'anziana donna mediante un versamento con smart card del Comune, di cui ogni impiegato ha la propria password, e con firma digitale. Il titolare è uno dei due impiegati, ma non il figlio della donna. Il versamento è risultato essere stato fatto in orario anomalo rispetto a quello lavorativo.

Le due persone sono attualmente in ferie. La commissione prenderà provvedimenti cautelativi da subito e procederà con quelli previsti da contratto per vicende simili. "Io ho presentato denuncia per fatti che individuano possibili reati - ha spiegato il si daco VIligairdi - Ovviamente se ci sono lo appurerà chi di competenza. Noi siamo fiduciosi che la magistratura faccia le indagini e velocemente. Se fosse accertato il furto è previsto anche il licenziamento".

"I fatti evidenziati risultano particolarmente gravi e configurano l'eventualità di appropriazione di risorse pubbliche. Ciò risulta essere intollerabile - prosegue il sindaco Viligiardi - L'amministrazione comunale farà di tutto per favorire l'accertamento della verità e l'individuazione delle responsabilità e per perseguirle in sede disciplinare, penale e tecnico - contabile".

"Vorrei fosse chiaro che non ci saranno sconti e nessuna tolleranza per chi risultasse aver rubato, messo a rischio l'operatività dell'amministrazione e gettato fango sui colleghi che lavorano con onestà e dedizione. Naturalmente siamo molto colpiti da quello che è successo, ma siamo certi che quanto emerso è anche il frutto del lavoro sulla trasparenza che da tempo stiamo mettendo in pratica e che anche il Ministero della funzione pubblica ci ha riconosciuto. Così come l'intensificarsi dei controlli ha portato alla luce comportamenti che prima sarebbe stato difficile evidenziare".

Condividi su:

Seguici su Facebook