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Donata da Banca del Valdarno all’ospedale della Gruccia una nuova e funzionale poltrona proctologica

Stamani l’inaugurazione e la illustrazione della riorganizzazione chirurgica in rete

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Da oggi l’ospedale della Gruccia è dotato di una moderna e funzionale poltrona proctologica. Collocata nei poliambulatori consentirà di far lavorare al meglio una serie di professionisti, principalmente proctologi e  urologi. Ma soprattutto di garantire ai pazienti un servizio migliore e di ridurre fortemente anche i ricoveri, vista la possibilità di interventi in regime ambulatoriale.

La struttura è stata donata da Banca del Valdarno:  "Il nostro istituto – ha dichiarato il presidente Gianfranco Donato - ha tra i suoi scopi proprio quello di reinvestire sul territorio e sulle sue necessità. Per questo abbiamo accolto ben volentieri la richiesta che è arrivata dall'Ospedale del Valdarno.”

“Si tratta non di una semplice poltrona – ha spiegato il proctologo Claudio Elbetti -  ma di una apparecchiatura che modifica radicalmente le modalità di visita e di intervento per una serie di patologie. Tradizionalmente si interviene con il paziente prono, piegato in avanti. La nuova poltrona è simile a quelle del ginecologo. Hanno un impatto migliore sotto il profilo psicologico, e soprattutto, con una serie di movimenti previsti dalla struttura, garantisce una perfetta visione del perineo e i relativi interventi”.
Fino ad oggi, a fronte di 2500 visite annue, gli interventi del proctologo in Valdarno sono in media 500 all’anno. Tutte persone costrette a ricoverarsi per tre/quattro giorni, interrompendo anche la loro attività lavorativa. Con questa apparecchiatura si potrà intervenire in modo ambulatoriale, almeno nella metà dei casi, con grandi vantaggi per gli utenti e allo stesso tempo anche per i costi della sanità.

“Un passo in avanti – ha sottolineato il Direttore generale della Asl Enrico Desideri - nella nostra politica di grande attenzione alle innovazioni scientifiche, al minor disagio per i pazienti, e ad una attenta gestione delle risorse”.

Con questa organizzazione si potranno eseguire in regime ambulatoriale il 90% delle ragadi anali, il 70% dei condilomi, il 50 delle fistole e il 30% delle emorroidi.”

L’apparecchio sarà utilizzato anche dagli urologi, nell’ambito del progetto del pavimento pelvico.

Questa mattina dopo la cerimonia di inaugurazione, sono state illustrate una serie di azioni e strategie della Asl: Andrea Rinnovati ha presentato la rete chirurgica aziendale, Giorgio Cangioni le esperienze di integrazione chirurgica multispecialistica, Claudio Elbetti gli sviluppi della proctologia in Valdarno,  Jacopo Giani la chirurgia del pavimento pelvico e Giuseppe Romano la Chirurgia urologica ultraspecialistica.

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