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No slot, anche il sindaco Seri porta avanti la battaglia al gioco d'azzardo

Piero Magi "Terre di mezzo": "Non siamo proibizionisti, ma il settore deve essere regolarizzato"

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"Obiettivo 50 mila firme". E' questo lo scopo di molti sindaci aderenti al manifesto "No slot" che hanno inaugurato l'iter per far arrivare, con l'aiuto dei cittadini, le loro proposte in Parlamento. Anche il sindaco Maurizio Seri, da sempre un convinto assertore della necessità di un disegno di legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo, è in prima linea per ottenere una legge scritta con il contributo di tutti. Angela Fioroni, segretario generale di Legautonomie, insieme alla Scuola delle buone pratiche di Terre di mezzo ha curato i lavori di stesura del testo. Maurizio Seri si è battuto più volte contro questa "piaga" che ha le sue ramificazioni anche tra la sua cittadinanza ed essendo anche consigliere della Consulta dei piccoli Comuni della Toscana è tra i sindaci più agguerriti nel cercare di debellare questo "mostro" dai mille tentacoli che sta diventando un vero e proprio problema sociale. "Non siamo proibizionisti, dichiara Piero Magri di Terre di mezzo, ma siamo per regolamentare il settore, viste le conseguenze sociali che provoca il gioco d'azzardo". Le statistiche rilevano che in Italia sono 32 milioni i giocatori d'azzardo, oltre il 54% della popolazione, dei quali circa 3 milioni sono a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori patologici. Il giro d'affari del settore nel 2012 è stato di 88 miliardi di euro. Anche Ada De Cesari, vice sindaco di Milano ha voluto dire la sua:" faccio un appello alla politica nazionale, perché non faccia più certi trattamenti di favore e sconti a questo tipo di giochi e all'industria che lo sostiene". Il disegno di legge è composto da 22 articoli. La regola numero uno è che non si potrà più piazzare ovunque le slot machine, ma solo in apposite sale da gioco. Quindi anche il bar dovrà avere un locale dedicato. Inoltre, ogni macchinetta funzionerà solo inserendo la tessera sanitaria, così da evitare che ci giochino i minori. Ai sindaci, infine, è dato il potere di autorizzare o meno l'apertura di sale da gioco. L'iniziativa di questi Sindaci è lodevole, anche se dovranno "scontrarsi" con la grande percentuale di moneta che arriva alla Stato da queste Slot Machine "mangia soldi". Vogliamo sperare che la ragione prevalga sui profitti di un denaro che porta con se tanti dolori.

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