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"Valdarno, sui treni odissee quotidiane ma non abbastanza per il bonus"

Intervento del Consigliere regionale Mugnai

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Tsè! Pensavano, i pendolari valdarnesi, di detenere la palma d’oro della iella ferroviaria tra disagi e odissee quotidiane, eh? E invece no. Non patiscono nemmeno a sufficienza da ottenere lo sconto tra il 7,5 e il 20% sul costo mensile del loro abbonamento, a seconda della formula, attribuito quando il cumulo mensile dei ritardi su una tratta supera un certo limite. Il bonus è stato riconosciuto a 8 delle 13 tratte toscane, ma non al Valdarno dove evidentemente, al di là delle percezioni, i convogli sono accettabilmente puntuali.

La parola a chi li usa da anni un giorno dopo l’altro, come il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai: «Dopo la rottura, il 29 agosto mattina, di una macchina operatrice precisa precisa sui binari tra Rignano e Incisa; dopo la soppressione a tradimento, il 28 agosto mattina, del regionale 11668; dopo il reclamo scattato il 27 agosto scorso per il ritardo del treno 6604 e la conseguente mancata coincidenza a Firenze Campo Marte con un altro treno, il numero 11984, partito invece in anticipo proprio quel giorno lì, manco a farlo apposta; dopo che lo stesso assessore regionale ai trasporti, il 26 agosto, aveva scritto a Trenitalia per definire “inaccettabili” i tagli al servizio che nell’estate si sono abbattuti sulla tratta del Valdarno; dopo ritardi, cambi di binario, soppressioni, guasti, porte che volano, finestrini che cadono e plafoniere che penzolano… ebbene: i pendolari del Valdarno restano esclusi dagli sconti. E si apprende con piacere qualcosa di cui non ci eravamo francamente accorti, ovvero che i treni hanno una puntualità nella norma»

Mugnai annuncia adesso un’interrogazione da presentare insieme al suo collega aretino della Commissione trasporti Paolo Enrico Ammirati: «Insieme – anticipano i due esponenti del Pdl – chiederemo all’assessore Ceccarelli di intervenire presso Trenitalia affinché, con la ripresa del pieno regime adesso a settembre, la tratta venga fatta oggetto di maggiore attenzione sia nella qualità che nella quantità delle flotte. Altrimenti, i pendolari aretini e valdarnesi saranno puniti due volte».

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