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"Il concettuale oltre il concettuale: tra forma e materia"

La mostra in occasione della Notte dei Ricercatori, presso la biblioteca "Città di Arezzo"

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Verrà inaugurata il 19 Settembre alle 18.00, presso la Biblioteca Comunale di Arezzo, la mostra dal titolo "Il concettuale oltre il concettuale : tra forma e materia". L'esposizione, a cura di Lucrezia Lombardo, si colloca all'interno dell'iniziativa nazionale "Notte dei ricercatori" che, nel nostro territorio, è stata indetta dall' Università di Siena. La mostra resterà aperta fino al 27 Settembre e sarà un'occasione unica per la città. Ospiti dell'esposizione saranno infatti cinque artisti che, con le loro opere figurative, superano la definizione canonica di "arte concettuale", aprendo le porte a una dimensione riflessiva -e quasi metafisica- a partire dall'impiego della forma.

Il tema della mostra sarà infatti una rilettura del figurativo, alla luce della concettualità insita anche in questo genere. Per reinterpretare la realtà, dunque, non occorre "uccidere la figura", bensì è a partire da una riscoperta di essa che l'artista accede a una dimensione metafisica che, pur servendosi della materia, la trascende. Tra gli artisti ospiti della mostra, Ota Kohei è colui che maggiormente impiega la materia rendendola, nelle sue sculture, veicolo d'accesso a una dimensione spirituale e misticheggiante. Sarà quest'artista, infatti, che la sera del 24 Settembre, alle 18.00, si esibirà in una performance che incuriosirà gli spettatori per la sua originalità.

E sempre all'interno dell'allestimento predisposto per la performance, il 20 Settembre alle 18.00, si svolgerà un reading di poesia contemporanea. Gli altri ospiti saranno: Mauro Capitani, artista figurativo già noto, che col suo cromatismo esprime in forme l'emotività dell'anima; Giancarlo Montuschi, che unendo forme e colori dà vita ad una poetica onirica e, al tempo stesso, profondamente riflessiva; Carmelo Lombardo, che nella raffigurazione di figure femminili ancestrali esprime l'enigmaticità dell'inconscio e Lucrezia Lombardo, unica donna presente che, nella sue "istantanee" di corpi vuoti e immobili sulla tela, indaga la fluidità stessa del colore e della materia, a metafora dell'incessante cambiamento insito nell'esistenza stessa.

Con questa mostra, quindi, il concettuale diventa una categoria artistica reinterpretata e reinterpretabile e non designa più un'arte meramente logica, nel senso etimologico classico di "arte che si caratterizza per la presenza del Lògos", bensì diventa un' arte capace di esprimere una concettualità che si radica in una dimensione più profonda rispetto al Lògos e che lo precede: l'anima, l'inconscio, l'intuizione creativa, quella dimensione di unità che viene prima del dualismo "razionale/irrazionale".

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