Da Copenaghen e da altre città svedesi verranno in 16, altri giungeranno da Cagliari, da Parma e da Firenze: sono tutti nipoti e pronipoti di Giovanni Cau e Helga Elmqvist che, con altri 242 civili persero la vita nella stage di Civitella, Cornia e San Pancrazio del 29 giugno 1944 e che racconta del loro progetto di vita fino ai terribili giorni dello scatenamento della "guerra ai civili" ordinata dai comandi militari tedeschi. Parteciperanno alla inaugurazione della mostra documentaria, curata da Enzo Gradassi, "L’ingiustizia assoluta. Memoria di un progetto di vita e della sua distruzione. Gebbia di Civitella in Val di Chiana, 1944", che si terrà giovedì 26 settembre alle ore 12.00. La mostra, già presentata nel 2008, è adesso arricchita da nuovi inediti documenti generosamente forniti dai familiari delle due vittime. Fra questi fa spicco la documentazione del Comune di Monte San Savino che, negli anni Cinquanta, informava la famiglia del casuale ritrovamento dei corpi di Helga e Giovanni presso la Fornace Focardi di Monte San Savino, nel luogo dove il Capitano Heinz Barz, che aveva diretto le diverse fasi della strage, li aveva fatti nascondere per tacere ai propri superiori di aver commesso, all’interno della strage, un abuso ulteriore: Helga Elmqvist era infatti cittadina svedese e, come tale, godeva di immunità in conseguenza degli accordi fra Svezia e Germania. Fra le nuove carte anche il manoscritto di un interessante volume inedito che Giovanni Cau non fece a tempo a pubblicare. Come patrocinatori della mostra, il sindaco di Civitella in Val di Chiana, Ginetta Menchetti e Rita Mezzetti Panozzi, assessore alla cultura della Provincia di Arezzo accoglieranno questi straordinari visitatori presso la Pinacoteca d’Arte Contemporanea di Civitella dove la mostra è allestita e dove rimarrà aperta fino a metà ottobre. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, fino al 13 ottobre 2013, con orario dalle 9,30 alle 19,00. Le scuole che vogliano organizzare una visita guidata alla mostra possono prenotarsi presso il Comune di Civitella in Val di Chiana o presso la Biblioteca di Civitella