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The Bridge

Dal 17 al 26 ottobre Claudio Orlandi e Giacobbe Giusti gettano un ponte tra realtà e astrazione

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La Villicana D’Annibale Galleria d’Arte di via Cavour 85, ad Arezzo, inaugura giovedì 17 ottobre 2013, alle ore 18, la mostra The Bridge di Claudio Orlandi e Giacobbe Giusti.
L’esposizione, a cura di Angelo Andriuolo, Francesco Giulio Farachi e Danielle Villicana D’Annibale, comprende circa 50 fotografie tra nudi, paesaggi e soggetti astratti e 2 sculture. L’evento proseguirà, a ingresso gratuito, fino a sabato 26 ottobre 2013.

La quarta mostra nella nuova sede abbina un artista romano e uno toscano. Due figure dinamiche, con la passione per le forme e le superfici ondulanti e luminose, le cui opere respirano un’aria di novità e freschezza e invitano l’osservatore a viaggiare e immaginare.
Come scrive il critico d’arte e co-curatore Francesco Giulio Farachi nel catalogo “Ci sono artisti in viaggio. Forse lo sono tutti, chi più chi meno. Gli artisti transitano e passano sui territori dell’esperienza umana, viaggiano con la mente, con i sensi, e poi con le tecniche e i metodi d’intervento, e quindi alla fine la sostanza della loro continua ricerca è il piacere – ma forse anche la stringente necessità – dell’esplorazione…”.
Non ci potrebbero essere migliori parole per descrivere l’attività di Orlandi e Giusti.
La Villicana D’Annibale Galleria D’Arte invita dunque gli spettatori a condividere questa esperienza, a viaggiare assieme agli artisti e attraversare quel ponte che porta verso un’umanità migliore.

Claudio Orlandi è un artista romano che trova nella fotografia la sua dimensione prediletta. Nella mostra aretina è presentata una retrospettiva di quattro serie diverse: Tatuaggi di luce del 1993, Last World del 2009, Ultimate Landscapes del 2010 e Broken Pictures del 2012.
Gli scatti di Orlandi sono stati pubblicati sulle migliori riviste di foto. Egli raffigura immagini sensazionali, spesso di grande formato, che possono ricordare anche lo stile di David Hockney.  Ogni serie è diversa dall’altra, ma tutto è ispirato dall’osservazione: del corpo femminile in Tatuaggi di Luce, del paesaggio in Ultimate Landscapes, fino allo sguardo su uno sfasciacarrozze, dove gomme e rottami acquistano nuova dignità. In Broken Pictures, invece, sono le geometrie accattivanti che prendono il sopravvento, creando un caleidoscopio esplosivo di colore e movimento.
Ancora Francesco Giulio Farachi afferma che l’arte del romano è un compendio di  “anni di lavoro ed esperienze, di immagini scattate in serie e in serie rielaborate, con quell’attraversamento, caratteristico di Orlandi, dalla visuale dell’occhio, tramite la trasfigurazione della manipolazione digitale, alla visione ideale, fino alla proiezione fantastica. Serie e sequenze, come tappe e prosecuzioni, e a ogni ulteriore, il travalicare un mobile confine – a volte evidente e concreto, a volte inciso solo nella coscienza o nella suggestione dell’artista – che, nel segnare il prima e il dopo, pure determina la contiguità degli spazi del vissuto, la loro omogenea interezza”.

Accanto alle foto di Orlandi ci saranno due grandi installazioni in alluminio saldato eseguite da Giacobbe Giusti, artista toscano.
Amante della scultura monumentale, l’aretino avrà in mostra un’opera dalla parvenza geometrica e un’altra antropomorfa. Una suggestiva e originale illuminazione contribuirà a creare un effetto visivo di assoluto fascino.
Giusti porta avanti da anni un’intensa ricerca personale che è riscontrabile in tutte le sue declinazioni artistiche, dalla scultura alla fotografia, dalla performance art all’attività teatrale e cinematografica.
I lunghi periodi trascorsi all’estero, in particolare a New York, l’hanno portato a conoscere le opere degli più importanti personaggi della scena internazionale e sono stati apportatori di idee e ispirazioni, raccolte nel 2008 nella monografia Giacobbe Giusti. L’altra dimensione (Guerra Edizioni) a cura di Eugenio Giannì.
Il critico d’arte Antonio Senatore, che ha seguito l’evoluzione dell’aretino, spiega che “Le sculture realizzate da Giacobbe Giusti raccontano una storia complessa. Si tratta di un racconto che ha origine con la storia stessa dell'uomo. Ciò che di provocatorio e inquietante potrebbe apparire a un primo sguardo, viene trascinato via attraverso la contemplazione. Distogliere lo sguardo e disinteressarsi a questi lavori è un compito arduo, negarne l'esistenza impossibile, perché per loro natura si impongono ipnoticamente all'attenzione, catturandola…”.

Orlandi e Giusti: due artisti, due sperimentatori ma soprattutto due grandi sognatori, che inviteranno il pubblico a percorrere quel ponte tra reale e astrazione, verso una dimensione dell’arte completa e originale.

Biografia Claudio Orlandi:
Claudio Orlandi è nato a Roma, dove vive e lavora. Si è formato negli ambienti fotoamatoriali romani, partecipando con successo a concorsi fotografici nazionali e internazionali, vedendo le sue foto pubblicate su tutte le maggiori riviste del settore, per poi dedicarsi a tempo pieno alla fotografia, abbandonando la sua attività commerciale alla fine del 2010. Inizia a lavorare con la Neoartgallery di Roma dal 2008, per poi iniziare una proficua collaborazione con la Galleria Gallerati, sempre di Roma, dal 2012.

Biografia Giacobbe Giusti:
Giacobbe Giusti è nato a Subbiano (Ar). Nel 1992 si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Perugia. I suoi interessi spaziano dal cinema al teatro, dalla moda alla scultura. Alla fine degli anni Novanta sperimenta nuove lavorazioni dei metalli e mette a punto una tecnica di saldatura dell’alluminio, effettuata con ossigeno e acetilene. Tra le sue opere più note quelle per il nuovo cimitero e per piazza Martiri della Libertà a Capolona (Ar), e quella per Palazzo Albizzini a Città di Castello (Pg). Dalla metà degli anni Novanta partecipa a mostre personali e collettive.
Giacobbe Giusti è rappresentato dalla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di Arezzo.

www.villicanadannibale.com

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