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Il processo penale, l'inizio del dibattimento

Terza tappa nel percorso illustrato dall'avvocato Iacopo Gori

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Siamo all’inizio di gennaio e proseguiamo con la terza tappa del nostro viaggio nel processo penale.
Dopo le indagini preliminari e l’udienza preliminare, finalmente si entra nel vero e proprio processo con l’inizio del dibattimento.
Come già abbiamo accennato, si può arrivare al dibattimento anche senza l’udienza preliminare, perché nei reati di entità inferiore il Pubblico Ministero, quando non vuole chiedere l’archiviazione, provvede a citare direttamente a giudizio l’imputato, senza passare dal filtro del GUP.
Il dibattimento si svolge dinanzi ad un giudice diverso da quello dell’udienza preliminare, nonché diverso da qualunque altro giudice che abbia in precedenza svolto funzione giudicante della colpevolezza o dei gravi indizi dell’imputato.
In effetti, la legge prevede questo tipo di incompatibilità, per esempio, anche nei confronti di quel giudice che ha emesso una misura cautelare nel corso delle indagini, essendo tali provvedimenti fondati sulla sussistenza, appunto, dei “gravi indizi di colpevolezza”.
Il giudice del dibattimento può essere monocratico quando è da solo, può essere in composizione collegiale quando si tratta di tre giudici (dei quali uno con funzioni di presidente), può essere infine la Corte d’Assise.
Prima di aprire formalmente il dibattimento, il Giudice deve verificare la regolare convocazione e presenza delle parti. In effetti, non è raro che qualcuno degli imputati o delle persone offese non abbia ricevuto regolarmente o per tempo la convocazione dovuta. In tal caso, il Giudice non potrà che disporre il rinnovo della stessa e rinviare l’udienza.
Tra gli atti preliminari al dibattimento vi sono anche tutte le altre questioni che le parti possono proporre prima dell’avvio dell’istruttoria vera e propria, come nullità o irregolarità che ritengono essere avvenute nelle fasi precedenti del procedimento.

LE DOMANDE DEI NOSTRI LETTORI

Che cosa giudica e come è composta la Corte d’Assise?
La Corte d’Assise è un particolare collegio giudicante del Tribunale. E’ chiamata a giudicare dei reati più gravi (come, per esempio, l’omicidio volontario e la strage) ed è composta da due normali giudici togati e da sei giudici popolari, scelti a sorte tra quei cittadini che ne hanno i requisiti e che ne hanno fatto richiesta.

Per fare le vostre domande all'avvocato Iacopo Gori scrivete a redazione@arezzooggi.net

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