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Inaugurazione della mostra "Se fossi donna" di Giorgia Berardinelli

E' legata alla stagione teatrale del Verdi di Monte San Savino

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Venerdì 16 novembre alle ore 18 presso i locali del Museo del Cassero a Monte San Savino verrà inaugurata la mostra “Se fossi Donna” dell’autrice Giorgia Berardinelli.
Saranno esposti dodici volti di donna, uno dei quali è già immagine del Teatro Verdi poiché la mostra riprende il fil rouge della femminilità della stagione teatrale.
L’autrice ha scelto volti della musica sia pop che e meno nota tra le quali Madonna, Nina Simone, Pj Harvey e Bjork, oltre ai volti di impegno politico come Benazir Bhutto o San Suu Kyi e icone storiche le quali Jackie Kennedy, Maria Callas, Brigitte Bardot e Marilyn Monroe, infine di stile come Bianca Jagger e Audrey Tatou; volti noti per arrivare a noi, perché tutti siamo in qualche modo sovraesposti e perché ognuno di noi in fondo, attraverso quello che fa ed il modo in cui lo fa, mira a lasciare un segno duraturo ed incisivo nella contemporaneità. Una galleria che mira- attraverso il segno su carta, su cartoni, mediante il monocromo o l'ensemble cromatico e la tecnica del papier collè- a creare un Puzzle POP variegato e variopinto di volti che caratterizzano il tempo di ora.
Pezzi di questa mostra sono stati già esposti alla Galleria dell’Immagine del Comune di Rimini
Le opere rimarranno esposte fino al 5 gennaio e sarà possibile ammirarle nei il mercoledì dalle 10 alle 13, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. L’ ingresso è  libero.
Per l’inaugurazione la mostra sarà aperta in via del tutto eccezionale fino alle 23.
A seguire ci sarà poi l’aperitivo del Teatro all’Interno 43 con Lella Costa che salirà sul palco del Verdi alle 21.15 con lo spettacolo Femminile. Singolare.

Giorgia Berardinelli dal 2012 fa parte dell’Associazione culturale “Verticale d’Arte” per la promozione, valorizzazione e diffusione della cultura artistica contemporanea. Innamorata da sempre dei colori e del segno grafico, cresce respirando l’aria artistica grazie al nonno pittore e seguendo percorsi tortuosi e “non scegliendo mai la prima strada” giunge ad elaborare un proprio modo di osservare e sentire volti ed espressioni che hanno nutrito il suo immaginario personale, dando così vita nel 2009 alla Galleria fatta di inchiostri e papier collè intitolata “People (Who need people)” che vede icone, volti noti ed emergenti del panorama musicale nazionale ed internazionale passarsi il testimone senza soluzione di continuità. Collabora con alcuni musicisti della scena indipendente italiana prestando quelli che chiama i “suoi scarabocchi” alla causa sonora: cover di album, locandine di eventi e homepage di siti.

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