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“In hoc signo vinces”, prorogata fino al 10 marzo

La mostra è allestita nella Basilica di San Francesco

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È in corso fino al 10 marzo presso la Basilica di San Francesco ad Arezzo la mostra “In hoc signo vinces” in apertura delle iniziative per il XVII centenario dell’Editto di Costantino, strettamente legato al tema della libertà religiosa e culturale.
Per questo evento l’allestimento museale della Basilica è stato rinnovato: la nuova biglietteria; le due grandi bussole vetrate; l’inedito supporto comunicativo bilingue costituito da 15 pannelli esplicativi applicati su piantane, posti lungo il percorso; il nuovo impianto d’illuminazione dell’aula centrale della chiesa, con innovativi apparecchi illuminati a LED, a basso consumo energetico, che dona nuova luce a tutta la chiesa.
L’ufficio del personale di accoglienza e vigilanza della soprintendenza, posto all’interno di una cappella, viene trasferito in un piccolo “cubo” vetrato posto in prossimità degli ingressi per dare assistenza ai visitatori e controllare tutta l’aula e il vestibolo.  Nella cappella liberata dall’incongruo uso  verranno esposte e restituite alla venerazione le Sante Reliquie custodite dai Frati Francescani. Nella saletta  posta sul lato sinistro a livello dell’aula verrà realizzato un punto informativo destinato agli studiosi per approfondimenti conoscitivi sui restauri e sulla figura e l’opera di Piero della Francesca.
Le due bussole danno nuova vita e luce alla basilica e alla piazza; consentono l’introspezione visiva ed inclusiva tra il sagrato e la chiesa, tra il contesto urbano e la basilica, tra le problematiche sociali dell’attualità e i valori artistici e religiosi custoditi nella basilica. Il diaframma vetrato della grande bussola forma un ampio vestibolo di circa 12 mq, sufficiente a contenere un gruppo di venti persone, che introduce già l’interno dello spazio della basilica; la bussola, anticipa le emozioni che la vista preannuncia e la visita promette; diviene un attrattore e sollecita il passante a varcare la soglia.
La piccola vetrata posta nell’ingresso laterale richiama l’attenzione sugli affreschi della cappella dedicata ai caduti della Grande Guerra, offrendo una visuale inedita dell’affresco raffigurante la Deposizione del Caduto, pregevole opera dei primi del XX secolo di Giuseppe Cassioli.
Il nuovo allestimento, progettato e realizzato dalla Soprintendenza grazie al contributo di Banca Etruria, prevede anche una nuova illuminazione di tutte le cappelle, compresa la Cappella Bacci, in modo da valorizzare le superfici decorate e minimizzare l’impatto visivo delle fonti luminose. Il progetto prevede inoltre il restauro della cappella Guasconi affrescata da Spinello Aretino.
Le tre “presenze eccellenti” visibili dalla grande bussola vetrata: Il sogno di Costantino di Piero della Francesca, la grande Croce lignea del Coro e il prezioso Reliquiario in avorio della Croce Santa di Cortona emergono anche a chiesa chiusa e nel buio della sera.

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