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Naturalnero, mostra di pittura di Pasquale Nero Galante

Inaugurazione sabato, 20 ottobre, alla Vallicana D'Annibale Galleria D'Arte di via Cavour

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Sabato 20 ottobre 2012, alle ore 18, alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte di via Cavour 57, ad Arezzo, si inaugura la mostra di pittura di Pasquale Nero Galante dal titolo Naturalnero. L’esposizione, a cura di Angelo Andriuolo, Francesco Giulio Farachi e Danielle Villicana D’Annibale, ospiterà una selezione di opere recenti del pittore salentino trapiantato a Roma.
La mostra proseguirà, a ingresso gratuito, fino a mercoledì 31 ottobre 2012.

Pasquale Nero Galante è un artista contemplativo. I suoi dipinti, frutto di pensieri e visioni profonde, sono quasi privi di colore ma pieni di riflessioni. Paesaggi, nature morte, ritratti dalle venature dark: tutto si gioca su una varietà cromatica minima – il nero, le terre e il bianco sporco – trasferita sul supporto con un complesso linguaggio personale.
Tra l’osservatore e l’opera del pittore si intercalano dei velami da trapassare, perché oltre la mera immagine c’è molto di più.
Il soggetto non è semplicemente dipinto, ma vissuto – afferma Angelo Andriuolo.  – L’artista ne penetra l’essenza, ne attraversa le nebbie e ne restituisce l’anima.
Non ci sono ambienti, situazioni o altre presenze che possano distogliere l’attenzione dall’unico protagonista del quadro. Nella sua ricerca introspettiva il salentino mira ad arrivare al nocciolo della psiche umana, ai segreti dell’esistenza.
In Nero Galante l’arte assorbe la vita – sottolinea Francesco Giulio Farachi, – la amalgama a quella materia illusionistica e irreale che è la pittura, la coniuga a sé in un reciproco assoggettamento di modi, tempi, nutrimenti, dinamiche.
I ritratti, i volti dagli sguardi penetranti, magnetizzano e sorprendono l’ignaro osservatore. Paesaggi e nature morte sono invece resi con la sapienza di chi sa osservare il creato nella sua più intima essenza, e vanno così a toccare le corde di coloro che apprezzano la decadenza dell’autunno e l’avvicinarsi della stagione invernale.
Un’arte turbolenta e concreta, pluristratificata nei significati, con un lontano richiamo a certa produzione del pittore tedesco Anselm Kiefer. È questo il caso dei girasoli morenti, dove il fiore produce il seme, quindi una nuova vita, e poi muore. La commedia nella tragedia, una situazione paradossale che, facendo un nobile parallelo letterario, potremmo definire “shakespeariana”.
Tuttavia nell’arte di Nero Galante la decadenza è solo apparente, poiché emerge dietro le righe una rappresentazione metaforica della realtà ancora tutta da vivere, la luce che si trova rovistando nel buio. Un messaggio universale in un’era di crisi politica, economica e dei valori. Perché avremo una rifioritura, e forse accadrà molto prima del previsto. 

Breve biografia
Pasquale “Nero” Galante nasce nel 1964 a Carovigno (Br). Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Lecce si diploma all’Accademia di Belle Arti della città salentina. Dal 1986 espone con personali e collettive in Italia e all’estero, con una presenza costante in Turchia. Vive e lavora a Roma, sua città adottiva. 

 

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