Terzo album per i Kabìla, formazione multietnica con base ad Arezzo in costante movimento, ed “esordio” per il Teatro Tenda che ospita venerdì 20 settembre una serata che è “una finestra sul Mediterraneo”.Partiamo da “Yallah!”, il titolo dell’album, che è la conferma di un percorso musicale intrapreso tre anni fa con il disco “Oltre noi”, quando i Kabìla, pur rimanendo nell’ambito della world-music, si aprirono a nuove sonorità, diedero spazio a inedite alchimie ritmiche e a una cura più definita delle voci, grazie anche alla presenza di un grande musicista come Raffaello Simeoni (Novalia, Orchestra Popolare Italiana) che ha curato e supervisionato le tracce vocali.La produzione artistica di quest’ultimo lavoro è come sempre di Massimo Giuntini (ex Modena City Ramblers, Whiskey Trail). Oltre a Giuntini e Simeoni, venerdì saranno ospiti Andrea Chimenti, Gabin Dabirè, Chady Dalaty-YaSeeDee e Shady Hasbun.La serata non sarà solo musicale ma verrà aperta alle 19,30 da una apericena con piatti arabi preparati da Le Rotte Ghiotte in collaborazione con Unicoop Firenze sezione soci di Arezzo; poi alle 21 testimonianze dal Libano dei progetti UNDP Kabìla in Lebanon, ART Gold del Comune di Arezzo, Adozioni a distanza Tripoli-Fondazione Il cuore si scioglie. Sia l’apericena che il concerto sono gratuiti.E alle 22… Yallah, che praticamente è l’aretinissimo “alò” in arabo. I Kabìla sono Emad Shuman, Cristiano Rossi, Gabriele Polverini, Mirko Speranzi, Adriano Checcacci e Marco Chianucci.Per il Teatro Tenda “è il primo evento – ha sottolineato Francesco Romizi assessore alle politiche giovanili del Comune di Arezzo. E ringrazio Officine della Cultura, i soci coop e Daniela Ceccarelli e il ristorante Le Rotte Ghiotte, tutti presenti per evidenziare vicinanze culturali e ideali e condividere i progetti di solidarietà in Libano. Anche sulla scia di questo evento, i due assessorati, alle politiche giovanili e all’integrazione, collaboreranno con sempre più intenso affiatamento”.Stefania Magi, assessore all'integrazione: “è un'occasione di fare festa e conoscere il Libano. Arezzo ha rapporti di cooperazione con il Medio Oriente dove sempre nuove emergenze si affacciano, l'ultima è quella dei rifugiati siriani proprio nel paese dei cedri, con numeri che dovrebbero fare riflettere. L'Europa sta sostenendo questa emergenza e l'Italia fa la sua parte. Arezzo è presente in Libano con tre progetti, uno portato avanti dai Kabìla, una della fondazione Il cuore si scioglie e uno proprio del Comune. Il 9 novembre un altro evento alla Casa delle Culture coronerà un percorso dove anche i nostri giovani potranno sperimentare la ricchezza di un incontro musicale. Incontro al quale persone come Emad, il cantante dei Kabìla, e Shady, cuoco e musicista, contribuiscono quotidianamente”.“Sono più di 13 anni – ha dichiarato Daniela Ceccarelli per la sezione soci coop Arezzo – che la cooperativa lavora nel campo della solidarietà, adozioni a distanza ma non solo, siamo presenti in due quartieri di Tripoli, in Libano, per fare in modo che i bambini possano seguire percorsi didattici e scolastici adeguati”.Ed ecco Emad Shuman: “siamo un gruppo musicale ma anche un progetto molto orgoglioso di questa 'tribù' che sta assumendo connotati davvero multietnici. Venerdì suoneranno e canteranno con noi anche artisti della Palestina e del Burkina Faso. Apriamoci a tutti i mondi, non fermiamoci solo al nostro”.