Sono state di recente pubblicate dal governo le linee guida per la riforma del terzo settore, in cui è compresa anche l’istituzione del Servizio Civile Universale. Il governo, a questo proposito, offre la possibilità ad ogni persona o organizzazione di esprimere il proprio parere inviando un’ email all’indirizzo: terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it.
Anche Arci Servizio Civile Nazionale ha elaborato, quindi, le proprie riflessioni e proposte per la riforma in questione. I punti che ASC ha scelto di approfondire sono molteplici e tutti estremamente importanti.
Il primo punto riguarda la finalità del servizio civile: ASC intende valorizzare il ruolo del servizio civile nella crescita del capitale umano giovanile, per contribuire alla ripresa dell’occupazione e della produzione.
Tra gli altri punti, ASC propone l’apertura del Servizio Civile a tutti coloro che fanno domanda. Con l’apertura del servizio a tutti i giovani interessati, grazie ad un adeguato riconoscimento economico, anche i disoccupati possano presentare la loro candidatura e si delinea così una possibilità di ripresa economica concreta.
ASC propone, inoltre, l’apertura del servizio civile agli stranieri, in modo tale che quest’opportunità possa davvero diventare universale.
Ancora, Arci Servizio Civile ritiene che sia importante proporre al governo che vengano stanziati dei benefits formativi per i volontari (tra i benefits rientrano i crediti universitari ed i tirocini universitari e professionali)e che le competenze acquisite durante il servizio vengano certificate, in modo tale che il volontario possa avere delle attestazioni spendibili nel mondo del lavoro. A questo riguardo, ASC propone che siano stipulati degli accordi con le Associazioni di categoria, con le cooperative e con le Associazioni del terzo settore al fine di agevolare l’inserimento lavorativo, in seguito all’ acquisizione di competenze da parte del volontario durante il servizio.
Per universalizzare concretamente il servizio civile, inoltre, ASC ritiene importante che venga istituito un servizio civile europeo, capace di creare una “dimensione europea” destinata allo svolgimento del servizio.
Infine, tra le proposte che ASC lancia, vi è l’estensione della durata del servizio, che dovrebbe passare da 8 a 12 mesi (con possibili articolazioni ridotte di 9 e 6 mesi), sulla base dell’ esperienza fin’ora accumulata. Tutti i punti qui enunciati compongono le proposte concrete che Arci Servizio Civile Nazionale lancia al governo, al fine di contribuire costruttivamente all’elaborazione di una riforma efficace del terzo settore.
Lucrezia Lombardo