Il ciclo di conferenze “Protagonisti del Novecento aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo, prosegue martedì 26 febbraio con la conferenza di Daniela Meli sulla figura di Gualtiero Bacci Venuti e “la pittura aretina dei primi decenni del secolo”. Come consuetudine, la conferenza è in programma alle ore 17,30, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino. Gli incontri, tutti dedicati ad uomini che con la loro opera hanno improntato il secolo da poco concluso, si protrarranno fino alla fine del mese di marzo.
Tra i pittori meritevoli di attenzione, attivi ad Arezzo a cavallo fra Ottocento e Novecento, sicuramente risalta la figura di Gualtiero De Bacci Venuti (Lucca, 1857 – Arezzo, 1938): artista di origini nobiliari aretine, in vita molto apprezzato, poi ‘dimenticato’ e riconsiderato dalla critica solo in tempi recenti. Partendo dai retroscena e dai presupposti culturali che hanno connotato la situazione aretina, la conferenza intende, prima, focalizzare l'attenzione sull'eclettica e prolifica attività dell'artista Bacci Venuti, privilegiando le opere d'interesse locale, e, dopo, portare l'attenzione su figure di maggior rilievo come Galileo Chini e Adolfo De Carolis, che hanno lasciato testimonianze significative della loro arte in città nei primi decenni del secolo. Il quadro che verrà a comporsi consentirà di individuare le tendenze principali che hanno caratterizzato il panorama pittorico di un periferico capoluogo di provincia, incline a soluzioni raffinate, ricercate e prudentemente aperte alle novità.
Daniela Meli, aretina, ha studiato all’Università di Firenze, conseguendovi la laurea in Storia della critica d’arte con una tesi sul ministro Giuseppe Bottai. Dal 2008 dirige in Arezzo la galleria d’arte contemporanea “Rielaborando”, dove organizza mostre e promuove incontri culturali. Ha indirizzato i suoi interessi scientifici verso l’arte italiana del XX secolo, approfondendo alcune esperienze toscane. Ha all’attivo pubblicazioni su Quinto Martini, su Mario Moschi, sulla collaborazione fra Michelucci e Griselli, sulla situazione pittorica aretina del tardo Ottocento e del Novecento. Oltre a quella di ricerca, svolge attività didattica in diverse sedi.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di completare la galleria di “protagonisti” aretini del secolo scorso delineata in precedenti cicli di conferenze, ma anche di fornire elementi utili per una più analitica ricostruzione delle vicende storiche della nostra città, inserendole nel più vasto contesto regionale e nazionale.
La conferenza successiva è in programma il 5 marzo, quando Alessandro Garofoli parlerà di Guido Guidotti Mori “il podestà antifascista”. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.