Emergenza sociale. La storia del signor Finizio: "Senza lavoro e tra qualche giorno verrò sfrattato"

Disoccupato dal 2009, da un anno e mezzo non riesce più a pagare l'affitto. Il 19 novembre dovrà lasciare la casa

Andrea Lorentini
16/11/2013
Attualità
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Dall’incubo della disoccupazione, al dramma di finire in mezzo alla strada senza nemmeno una casa. La storia del signor Mario Finizio è solo una delle tante che tratteggiano un’emergenza sociale e abitativa che vede, purtroppo, Arezzo e la sua provincia ai primi posti in Toscana.
Nel 2009 ha perso il lavoro e nel 2012 gli è scaduta la mobilità. Da quasi un anno e mezzo non riesce a pagare l’affitto. Il 19 novembre, cioè tra tre giorni, lui e la sua famiglia verranno sfrattati. Per accedere alla pensione dovrà attendere ancora 10 mesi.  Troppi per sperare di mantenere ancora un tetto sopra la propria testa.
Ci accoglie nella sua casa di Subbiano e ci offre il caffè. Restiamo in salotto. Di là,  dietro la porta a vetri, c’è sua moglie. “E’ depressa, non si alza da letto – ci dice e poi inizia a raccontarci il suo dramma: “Sono disperato. Ho 65 anni e due figli disoccupati. Viviamo con l’assegno sociale di 460 euro al mese e la pensione di invalidità di mia moglie. Purtroppo dall’agosto del 2012 non riesco più a pagare l’affitto. Ho cercato una sistemazione alternativa, ma chiedono garanzie che io non posso dare” Parla con un filo di voce il signor Finizio, L’emozione è un nodo alla gola. Trattiene a stento le lacrime: “A pagare qualche bolletta mi aiuta la Caritas. Mi appello alle istituzioni perché possano aiutarmi”.  Quando gli chiediamo come vede il suo futuro ci risponde così: “Buio. Ho anche pensato al suicidio. Ma poi mi sono detto che avrei fatto peggio e che non era giusto lasciare soli mia moglie e i miei figli

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