Al voto per il Consorzio di Bonifica, il mondo agricolo, unito, ‘in campo’ per le elezioni

Marcelli: “Chi vuole bene veramente al territorio potrà affidarsi ad un sistema di gestione di bonifica razionale e trasparente"

28/11/2013
Attualità
Condividi su:

I recenti disastri causati dal maltempo e gli allagamenti degli ultimi giorni sono la dimostrazione di politiche della difesa del suolo che hanno fallito e quindi un nuovo richiamo alla politica ed alle Istituzioni: sulla difesa del suolo bisogna cambiare rotta e fare presto e bene. Decisive in questo senso sono le elezioni del prossimo 30 novembre per i nuovi Consorzi di Bonifica, occasione unica per i cittadini di far sentire la loro voce, partecipando direttamente al processo di gestione delle acque e del territorio aretino. Basta con la frammentazione dei referenti, con Provincia, Unioni dei Comuni, singoli Consorzi (tra cui quello di Arezzo commissariato) che si intralciano a vicenda: della gestione della acque si occuperà il rinnovato Consorzio di Bonifica, per cui le risorse, esclusivamente saranno destinate alle opere di manutenzione. La nuova normativa ha portato poi una forte semplificazione, riducendo da 26 a 6 gli Enti gestori della bonifica in Toscana, nel segno della riduzione dei costi  dell’efficientamento delle strutture.
Ecco quindi che diventa decisivo l’ormai prossimo appuntamento del 30 novembre, che si materializzerà in una storica chiamata al voto per l’elezione dei rappresentanti nei comprensori: per Arezzo occorrerà recarsi a votare per indicare i rappresentanti del Consorzio 2 Alto Valdarno, quello di riferimento per il nostro territorio fino a ora frammentato: la Valdichiana aretina era gestita dal Consorzio di Bonifica, mentre ognuna delle altre vallate (Valtiberina, Casentino, Valdarno e Valchiana senese) era gestita dalle unioni dei Comuni, quindi ulteriori sovrastrutture politiche e scarso rapporto con il territorio.
Tutto il mondo agricolo compatto, a questo punto, è sceso in campo per portare a compimento questa riforma decisiva nel senso della sussidiarità: Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno infatti presentato liste unitarie nei singoli collegi per portare un fondamentale contributo di professionalità in un settore, quello della gestione dei torrenti, delle acque e dei canali, dove la competenza degli agricoltori è assolutamente indiscutibile.
“Finalmente chi vuole bene veramente al territorio – spiega Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Arezzo – si affiderà ad un sistema di gestione di bonifica razionale che ha nella trasparenza, nel coinvolgimento diretto dei cittadini, degli Enti locali  e delle imprese agricole, dell’efficienza e della sussidiarietà, elementi di profonda innovazione”.
“Il voto per la lista unitaria del mondo agricolo consentirà di entrare in un’era nuova – spiega Coldiretti -  all’interno del quale il riordino da una parte e l’omogeneità degli interventi con un sistema di semplificazione dall’altra, siano realmente uno strumento a disposizione della collettività e della difesa del territorio ma anche dei cittadini contribuenti”.
Coldiretti si batte quindi, insieme alle altre associazioni, perché si faccia una prevenzione adeguata rispetto al degrado idrogeologico dei nostri territori: strumenti come i rinnovati Consorzi di bonifica, con le aziende agricole sentinelle avanzate a guardia del territorio, possono aprire una fase nuova della difesa del suolo e della gestione delle acque.
L’invito quindi è per tutti di recarsi al voto il prossimo 30 novembre, scegliere la lista “PIU’ BONIFICA” e affidarsi a professionisti competenti sulla gestione del territorio.

Leggi altre notizie su Arezzo Oggi
Condividi su: