Educazione alla cittadinanza, presentato il progetto svolto nella scuola di Badia Prataglia

Finanziato dall’Ente Parco, per la valorizzazione dell'istituto e per garantire il suo futuro

19/12/2013
Casentino
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Protagonista di questo progetto è la scuola di Badia Prataglia, nel comune di Poppi, una piccola scuola, Primaria e Secondaria, “nel cuore” del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con un’utenza di 25 alunni dai sei ai dieci anni e 33 alunni dagli undici ai quattordici anni, residenti  nel paese, in frazioni, case sparse nel territorio e nel fondovalle.

 

Badia Prataglia è il centro abitato più importante all’interno del Parco, con una popolazione di circa 1000 abitanti che conta numerose famiglie “giovani”, alcune delle quali lavorano nel centro abitato principalmente in attività legate all’artigianato, alla piccola industria, al settore boschivo, al turismo. I ragazzi della scuola sono i veri protagonisti del progetto presentato di educazione alla cittadinanza con attività sulla biodiversità ambientale ed azioni volte  a favorire comportamenti sostenibili. Progetto che è stato finanziato dall’ente parco per circa 9mila euro per l’anno scolastico 2013-2014 e 2014 – 2015. Il progetto ha come finalità quella di educare le nuove generazioni al rispetto e all’amore per l’ambiente naturale e culturale di cui fanno parte. I temi proposti nei vari percorsi educativo – esperenziali sono finalizzati allo sviluppo sostenibile in ambito domestico e scolastico volto alla conservazione dell’ambiente e delle comunità del territorio. Conoscere il territorio nei suoi aspetti scientifici, naturalistici, storico sociali e culturali sarà il risultato di un’azione guidata in campo ed approfondita in laboratorio.

 

“Quella di Badia Prataglia - ha sostenuto la dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale di Poppi Alessandra Mucci - è una piccola scuola di montagna, una realtà che soffre della crisi attuale, dove i tagli governativi hanno diminuito il numero degli insegnanti e delle classi.  Con questo progetto dal titolo significativo, Una scuola nel cuore del Parco, vogliamo sviluppare la didattica nell’ambito della “cittadinanza attiva”, in particolar modo in relazione all’educazione ambientale. I percorsi educativi attivati garantiranno un futuro alla nostra scuola e un “valore aggiunto” per la formazione dei nostri studenti.  Il sostegno dell’Ente Parco ci permetterà di valorizzare la scuola e farne un esempio di eccellenza.

Mi piace sottolineare anche il ruolo della scuola nella piccola comunità: la popolazione ha da sempre visto in essa un importante punto di riferimento culturale e sociale, in quanto è il luogo dell’educazione per le nuove generazioni, oltre che centro in cui il paese individua la propria identità culturale. La scuola si caratterizzerà come piccola comunità dentro la comunità, sensibilizzando i bambini ai contenuti della “cittadinanza attiva”, intesa come tutela dell’ambiente.  D’altro canto la scuola sempre più si “aprirà al suo paese con eventi, esperienze, manifestazioni.

Infine l’idea del gemellaggio tra la scuola di Badia Prataglia e una scuola inserita in un parco marino costituirà un’ulteriore occasione per incrementare il rapporto Parco-scuola-comunità.  Anche il Comune di Poppi ha dato il suo patrocinio per l’iniziativa.”

 

Il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini ha sostenuto che “Le scuole di montagna, un po’ come questa, sono spesso pluriclassi ed hanno forti difficoltà dovute anche ai tagli governativi, ma non sono una marginalità, sono realtà vitali da tutelare tanto quanto l’ambiente naturale in cui sono inserite. Occupano un ruolo strategico nel territorio, sono un presidio educativo indispensabile a cui l’Ente Parco da sempre ha mostrato attenzione con i suoi progetti di educazione ambientale, in linea con le finalità di un‘area protetta.

Il ruolo del Parco è proprio questo di contribuire a formare un’identità, perché i nostri figli possano essere portatori delle tradizioni, degli aspetti naturalistici, culturali, antropologici, economici e storici del contesto sociale in cui sono inseriti. Il progetto che l’Ente finanzia è sicuramente ambizioso, ma porta con sé elementi che possono rendere questa scuola un’eccellenza e contribuire ad avvicinare i cittadini al Parco, perché solo se le comunità si sentono parte di questo sistema si può arrivare ad uno sviluppo ecosostenibile. I bambini che vivono in montagna devono avere le stesse opportunità dei bambini che vivono in città, anzi possono essere più ricchi di conoscenze e di valori”.

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