Protagonista di questo progetto è la scuola di Badia Prataglia, nel comune di Poppi, una piccola scuola, Primaria e Secondaria, ânel cuoreâ del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con unâutenza di 25 alunni dai sei ai dieci anni e 33 alunni dagli undici ai quattordici anni, residenti nel paese, in frazioni, case sparse nel territorio e nel fondovalle.
Badia Prataglia è il centro abitato più importante allâinterno del Parco, con una popolazione di circa 1000 abitanti che conta numerose famiglie âgiovaniâ, alcune delle quali lavorano nel centro abitato principalmente in attività legate allâartigianato, alla piccola industria, al settore boschivo, al turismo. I ragazzi della scuola sono i veri protagonisti del progetto presentato di educazione alla cittadinanza con attività sulla biodiversità ambientale ed azioni volte a favorire comportamenti sostenibili. Progetto che è stato finanziato dallâente parco per circa 9mila euro per lâanno scolastico 2013-2014 e 2014 â 2015. Il progetto ha come finalità quella di educare le nuove generazioni al rispetto e allâamore per lâambiente naturale e culturale di cui fanno parte. I temi proposti nei vari percorsi educativo â esperenziali sono finalizzati allo sviluppo sostenibile in ambito domestico e scolastico volto alla conservazione dellâambiente e delle comunità del territorio. Conoscere il territorio nei suoi aspetti scientifici, naturalistici, storico sociali e culturali sarà il risultato di unâazione guidata in campo ed approfondita in laboratorio.
âQuella di Badia Prataglia - ha sostenuto la dirigente dellâIstituto Comprensivo Statale di Poppi Alessandra Mucci - è una piccola scuola di montagna, una realtà che soffre della crisi attuale, dove i tagli governativi hanno diminuito il numero degli insegnanti e delle classi. Con questo progetto dal titolo significativo, Una scuola nel cuore del Parco, vogliamo sviluppare la didattica nellâambito della âcittadinanza attivaâ, in particolar modo in relazione allâeducazione ambientale. I percorsi educativi attivati garantiranno un futuro alla nostra scuola e un âvalore aggiuntoâ per la formazione dei nostri studenti. Il sostegno dellâEnte Parco ci permetterà di valorizzare la scuola e farne un esempio di eccellenza.
Mi piace sottolineare anche il ruolo della scuola nella piccola comunità : la popolazione ha da sempre visto in essa un importante punto di riferimento culturale e sociale, in quanto è il luogo dellâeducazione per le nuove generazioni, oltre che centro in cui il paese individua la propria identità culturale. La scuola si caratterizzerà come piccola comunità dentro la comunità , sensibilizzando i bambini ai contenuti della âcittadinanza attivaâ, intesa come tutela dellâambiente. Dâaltro canto la scuola sempre più si âaprirà al suo paese con eventi, esperienze, manifestazioni.
Infine lâidea del gemellaggio tra la scuola di Badia Prataglia e una scuola inserita in un parco marino costituirà unâulteriore occasione per incrementare il rapporto Parco-scuola-comunità . Anche il Comune di Poppi ha dato il suo patrocinio per lâiniziativa.â
Il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Luca Santini ha sostenuto che âLe scuole di montagna, un poâ come questa, sono spesso pluriclassi ed hanno forti difficoltà dovute anche ai tagli governativi, ma non sono una marginalità , sono realtà vitali da tutelare tanto quanto lâambiente naturale in cui sono inserite. Occupano un ruolo strategico nel territorio, sono un presidio educativo indispensabile a cui lâEnte Parco da sempre ha mostrato attenzione con i suoi progetti di educazione ambientale, in linea con le finalità di unâarea protetta.
Il ruolo del Parco è proprio questo di contribuire a formare unâidentità , perché i nostri figli possano essere portatori delle tradizioni, degli aspetti naturalistici, culturali, antropologici, economici e storici del contesto sociale in cui sono inseriti. Il progetto che lâEnte finanzia è sicuramente ambizioso, ma porta con sé elementi che possono rendere questa scuola unâeccellenza e contribuire ad avvicinare i cittadini al Parco, perché solo se le comunità si sentono parte di questo sistema si può arrivare ad uno sviluppo ecosostenibile. I bambini che vivono in montagna devono avere le stesse opportunità dei bambini che vivono in città , anzi possono essere più ricchi di conoscenze e di valoriâ.