Gli industriali tirano le somme:“Più infrastrutture, meno burocrazia e più export per il rilancio” FOTO

Fabianelli: “Una politica miope ci ha portato a livelli da Terzo Mondo”. Al via il confronto con le Amministrazioni locali

P.Cast.
19/12/2013
Economia
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Critiche alla manovra economica del Governo troppo poco dedicata al rilancio dell’economia, con un allentamento troppo lieve del cuneo fiscale, un forte rilancio dell’export e un altrettanto deciso rilancio delle infrastrutture aretine, con una adeguamento dei collegamenti sia ferroviari, sia stradali. Questo il succo dell’intervento del presidente di Confindustria Arezzo Andrea Fabianelli nel corso della conferenza stampa di fine anno arrivata esattamente dopo il giorno la presentazione sui dati congiunturali sull’economia aretina.
Molto interessante lo spunto sul necessario adeguamento dei collegamenti via ferro tra Arezzo e Roma e Milano, immaginato in due momenti, uno sul breve periodo, l’altro sul lungo: “Da subito – ha detto il presidente degli industriali – occorre far potenziare o dalle Ferrovie o anche da Italo i treni verso questi due obbiettivi. In prospettiva va adeguata la stazione di Arezzo per metterla in grado di gestire l’alta velocità dalla quale una città come la nostra non può essere esclusa”.
Altri elementi interessanti l’accusa al mondo politico che “ci ha portato ad essere da questo punto di vista, e per la corruzione e le pastoie burocratiche, un paese da Terzo Mondo”, e la necessità di “formare le imprese locali all’export”. Fabianelli ha anche dichiarato di essere passato in pochi anni da un export di circa il 50%  della pasta da lui prodotti all’attuale 81%.
Fabianelli ha poi confermato come l’anno 2013, al netto della lieve ripresa produttiva e dei segnali incoraggianti per il 2014 emersi dall’indagine congiunturale, si chiude con una pesante contrazione occupazionale. Il Presidente ha fornito un quadro preciso, unendo agli ultimi dati del Centro Studi Confindustria Arezzo quelli emersi dal recente Rapporto Excelsior della Camera di Commercio: “Il tasso di occupazione nelle aziende aretine nell’anno 2013 è ancora critico ed in peggioramento rispetto al 2012 – ha detto Fabianelli - le contrazioni di maggior rilievo si riscontrano nel comparto costruzioni (-3,7%), mentre le industrie metalmeccaniche ed elettroniche risentono meno della difficile situazione economica (- 0,2%), Unico comparto positivo nel saldo entrate e uscite è quello dei servizi avanzati all’impresa (+ 1,5%). Nonostante i bassi livelli di attività tuttavia le imprese hanno cercato di non tagliare posizioni lavorative, anche facendo ricorso alla CIG. E’ interessante vedere come maggiormente orientate all’assunzione risultano essere le imprese che operano sui mercati esteri e quelle  che presentano processi di innovazione e sviluppo tecnologico: in periodi di crisi l’accesso ai mercati esteri e l’innovazione aziendale rappresentano per le aziende le principali armi per continuare ad essere competitive e restare sul mercato”.
Per far ripartire l’economia c’è bisogno di interventi strutturali. E’ per questo che Fabianelli si è detto preoccupato e deluso in merito alle cifre che il Governo ha in mente di destinare al taglio del cuneo fiscale, lontanissime da quelle necessarie per un intervento che si possa considerare serio. Ma Fabianelli è preoccupato anche per la mancanza di decisioni forti e di impegni da parte del Governo e dall’assenza di un percorso credibile che possa far credere nel futuro.
Passando al piano locale, il Presidente degli Industriali ha detto di attendersi maggior dinamismo da parte delle amministrazioni: “A gennaio avvieremo subito dei confronti, per verificare lo stato avanzamento lavori dei diversi progetti infrastrutturali in corso e per capire cosa possiamo fare noi, insieme alle amministrazioni, per rilanciare e sostenere l’economia”. Fabianelli ha fatto quindi riferimento al comparto delle costruzioni, che da sempre funge da volano fondamentale per ogni economia e che ora, duramente colpito da anni di crisi, necessita di essere rimesso in moto: “Il rilancio del settore delle costruzioni permetterebbe la ripresa di un indotto molto vasto, che altrimenti risulta a rischio” ha spiegato Fabianelli.
Nella seconda metà del 2013 secondo Fabianelli ci sono stati progressi importanti sia per quanto riguarda la E45 che la E78, ma c’è ancora tanto da fare e gli industriali non mancheranno di stimolare le istituzioni al completamento anche di altre opere e progetti che necessitano maggior fervore da parte delle amministrazioni. Passando  a parlare della Camera di Commercio, Fabianelli ha spiegato come l’approvazione all’unanimità del bilancio 2014 da parte del Consiglio Camerale sia stato un importante segnale di impegno su progetti di carattere infrastrutturale e su investimenti a lungo termine, nonostante la scarsa capacità di manovra derivante dalla limitatezza delle risorse. Fabianelli pensa alla banda larga, essenziale per le imprese quanto le strade, ad una migliore fruibilità dell’alta velocità, al rilancio del settore fieristico e congressuale, al recupero e rivalutazione di aree strategiche come la ex Lebole, la stazione e l’area Cadorna, all’aeroporto, all’interporto, al potenziamento della rete elettrica in Casentino, al completamento della variante alla S.R. 69 in Valdarno e all’internazionalizzazione.
Sul fronte della formazione Fabianelli ritiene importante un impegno camerale nei confronti degli istituti tecnici, per il necessario adeguamento di laboratori e attrezzature. Ma ha anche richiamato l’attenzione di tutti anche sull’Expo 2015: “Per prepararci adeguatamente e sfruttare al meglio la grande opportunità che sta per arrivare con quest’occasione irripetibile  - ha spiegato – si tratta di un palcoscenico eccezionale per l’Italia e per tutte le sue eccellenze che ci consentirà di dimostrare, nonostante tutto, l’impegno, la passione e la determinazione che ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro”. L’attività svolta dall’associazione di Via Roma a sostegno delle imprese nel 2013 è stata intensa, in modo particolare nei settori del credito, delle relazioni industriali, della formazione, dell’internazionalizzazione, della sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’ambiente. “Tutte materie sulle quali continueremo a mantenere una massima attenzione insieme a quelle della semplificazione amministrativa e dello snellimento burocratico, necessari per rendere più umana la vita di cittadini ed imprese – ha detto Fabianelli - a livello nazionale, proseguiremo tramite Confindustria il nostro impegno per riportare la tassazione delle imprese ad un livello sostenibile e sopportabile, includendo l’azione sul cuneo fiscale e per favorire l’accesso al credito da parte delle aziende”. In linea con quanto previsto a livello nazionale per la riorganizzazione del sistema Confindustria, l’Associazione di Via Roma arriverà, nel 2014, al completamento del progetto di fusione con le Associazioni Industriali di Siena e Grosseto, che porterà alla nascita di un’Associazione più forte e strutturata.

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