Spuntano altre somme sottratte oltre agli ammanchi di circa 30mila euro, già appurati al Comune di San Giovanni, e dirottati in otto anni in conti privati, esattamente in quello della madre di un dipendente. Ed è stato coinvolto anche un altro lavoratore. Uno si è dimesso mentre l'altro è stato trasferito ad altra mansione. Intanto anche il Comune, dopo la denuncia, sta facendo i propri passi e pensa di costituirsi parte civile.
"Di fronte a questi fatti si è riunito l'ufficio procedimenti disciplinari che ha valutato la posizione dei due dipendenti coinvolti sospendendone dal lavoro uno e trasferendo l’altro ad altro settore - chiarisce il vicesindaco di San Giovanni, Damiano Bettoni - La differenza delle azioni intraprese nei confronti dei due si giustifica con una oggettiva diversità delle responsabilità per ora accertate. Durante questo periodo di sospensione il dipendente sospeso ha deciso di dimettersi per accedere alla pensione. Nonostante ciò il procedimento disciplinare nei suoi confronti continuerà ed entro brevissimo tempo avrà termine. La gravità delle infrazioni commesse fa pensare ad un suo probabile licenziamento in tronco".