Un lampione guasto da mesi, è questo il vero responsabile?

L'opinione de' Botoli

a cura della Redazione
13/01/2014
Cronaca
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Ci risiamo. Ennesimo pedone investito e ucciso sulle strisce. Ennesima vittima della strada e della tristemente famigerata 71. L'episodio di ieri sera a Policiano, è solo l'ennesimo in cui un pedone perde la vita proprio dove dovrebbe essere più tutelato: le strisce pedonali. A Policiano ieri sera la prima cosa che saltava agli occhi era il buio. La povera vittima ha attraversato la strada sulle strisce che si trovano proprio in corrispondenza delle scuole, e proprio il lampione che dovrebbe illuminare il percorso pedonale è guasto. In una zona illuminata piuttosto bene, visto che è pieno centro abitato, quell'unica zona di buio pesto ha provocato il dramma di ieri sera.

Già, proprio il buio. Guardando l'auto che ha investito Mariana Bejerann, appare evidente che il conducente, un giovane italiano, procedesse a bassa velocità. Se si esclude lo specchietto laterale rotto e rimasto ciondolante appeso allo sportello, sarebbe difficile persino identificare l'auto come quella colpevole della disgrazia. Quindi non è stata la forte velocità a impedire all'automobilista di evitare la povera donna. E' lecito supporre che lei abbia forse attraversato incautamente, ma le strisce le avrebbero dovuto garantire la precedenza sulle auto. Il problema è che il buio sul posto è pesto, e questo è un grave problema.

“Non è la prima volta che è rotto quel lampione, e non è da poche ore o giorni che è così” - ci ha detto un amico della famiglia presso cui lavorava Mariana Bejerann  - “Non sono nemmeno in gradi di ricordarmi quando è stata l'ultima volta che l'ho visto funzionante e acceso. Dovrebbe illuminare le strisce pedonali, invece è l'unico punto buio di questo pezzo di strada. La sera è molto difficile vedere se c'è qualcuno che vuole attraversare. Gli alberi del giardino della scuola impediscono anche alla luce del paese di illuminare questi dieci metri di asfalto”

Viene da chiedersi quindi come mai la situazione sia questa. Il tratto di tsrada è da sempre considerato estremamente pericoloso, al punto da aver installato proprio li uno degli autovelox fissi. La logica avrebbe dovuto essere quella di mantenere sempre ben acceso e funzionante il lampione, il più probabile responsabile della tragedia che ha tolto la vita a Mariana Bejerann ieri sera.

Questa mattina i Popolari per Arezzo hanno diffuso una nota stampa sulla vicenda, che riportiamo integralmente

La Strada Regionale 71 ha registrato un nuovo incidente mortale. L'ennesimo triste episodio è avvenuto domenica 12 gennaio, quando una donna è stata investita da un auto mentre attraversava le strisce pedonali a Policiano, confermando così l'alta pericolosità del tratto aretino della "umbro-casentinese". I Popolari per Arezzo tornano dunque a chiedere un maggiore impegno da parte dell'amministrazione comunale per mettere in sicurezza tutte le frazioni lungo il tracciato stradale da Olmo a Vitiano. «La problematica della Sr71 va risolta alla radice - spiega Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo. - Il Comune non può rimanere indifferente agli innumerevoli incidenti che si verificano tra Olmo e Vitiano, impegnandosi per diminuire il flusso di traffico dai paesi interessanti con la realizzazione di una variante esterna in grado di garantire spostamenti in sicurezza e tempi rapidi. Capiamo che la tempistica e la cronica carenza di finanziamenti allontanino questa ipotesi, ma ci auguriamo che nel frattempo l'amministrazione si impegni a studiare qualche soluzione alternativa». I Popolari per Arezzo erano già intervenuti in passato sul tema della sicurezza sulla Sr71. Oltre un anno fa, ad esempio, il consigliere comunale Luigi Scatizzi presentò un'interrogazione all'assessore Franco Dringoli per ricevere chiarimenti sulle prospettive della viabilità della Sr71 e per provare a ridurre l'escalation di incidenti sia per i pedoni che per gli automobilisti. In quell'occasione Scatizzi chiese alla giunta di individuare nuovi deterrenti e strumenti per ridurre la velocità dei veicoli nell'attraversamento dei centri abitati, riportando la voce degli stessi abitanti che più volte avevano denunciato la pericolosità della strada invocando una maggiore sensibilità delle istituzioni. «L'amministrazione comunale - conclude Gallorini, - nel corso degli anni si è sempre attivata nell'ambito della sicurezza stradale, specialmente durante l'esperienza delle circoscrizioni. I recenti episodi dimostrano però che c'è bisogno di un impegno più forte e di una maggiore attenzione anche verso le frazioni». A Policiano, ad esempio, l'attraversamento pedonale in cui si è verificato l'ultimo investimento è dotato di un lampione aggiuntivo per illuminare le strisce pedonali, ma purtroppo non è in funzione; inoltre gli abitanti attendono dal 2010 la realizzazione di un marciapiede. Piccole opere pubbliche che contribuirebbero a mettere in sicurezza buona parte del centro abitato.

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