Un successo l’annuale assemblea della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani. Oltre duecento viticoltori hanno dimostrato con la loro presenza l’attaccamento e la partecipazione alla vita della cooperativa, che ha visto l’apertura assembleare con la relazione del Presidente Massimo Peruzzi. “Gli ultimi tredici anni hanno visto i nostri viticoltori investire e rinnovare oltre 1/3 del proprio parco vigneti pari a 320 ettari, con l’inserimento di nuovi cloni e nuovi sesti di impianto vocati a produzioni di qualità – ha esordito Peruzzi – ma anche la Cantina ha investito nei propri soci viticoltori concedendo un contributo a fondo perduto di seimila euro per ogni ettaro di vigna rinnovato. Iniziative delle quali adesso si vedono i soddisfacenti risultati”. Un importante argomento toccato dal Presidente Peruzzi è stata la ricaduta che la Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino ha per tutto il territorio, sia dal punto di vista economico, con oltre settecento ettari di vigneti che producono adeguato reddito per il viticoltore che così è sempre invogliato a reinvestire nella sua azienda e nel territorio di sua pertinenza, sia per il fattore paesaggistico, finalizzato quest’ultimo alla salvaguardia e protezione dell’ambiente, valori che i viticoltori locali curano quotidianamente con professionalità e passione. Non poteva mancare nell’intervento del Presidente il riferimento alle oltre due milioni di bottiglie che ogni anno varcano i confini e portano il nome e la produzione vitivinicola aretina della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino in giro per tutto il mondo. “E’ anche questo un motivo di orgoglio e professionalità da parte di tutti – ha concluso Peruzzi - un dato, che se pur piccolo, può testimoniare l’importanza dell’attività export della nostra Cooperativa, che in base ai dati ISMEA nell’anno solare 2012, dove, facendo riferimento alla Russia, ha visto l’importazione di vini italiani imbottigliati per 109 milioni di euro, con una percentuale pari al 1,165 % del valore complessivo partita dalla nostra Cantina. Possiamo, quindi, affermare con soddisfazione che su ogni 100 euro di vino italiano pagato dai russi, 1,165 euro sono arrivati a Ponte a Chiani”. Il Presidente, dopo aver evidenziato l’importanza dell’assistenza tecnica fornita da parte dell’agronomo della Cooperativa Guido Fatucchi e di tutto il corpo sociale, ribadendo che è convinzione degli Amministratori e Soci Viticoltori che “il vino buono nasce nel vigneto” e pertanto i vigneti vanno amorevolmente ed adeguatamente curati, ha passato la parola al Commercialista Silvano Stopponi e al Presidente del Collegio Sindacale, dalle cui parole è stato sottolineato che il bilancio di esercizio della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino è conforme alle norme e leggi che ne disciplinano i criteri di redazione e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, nonché il risultato economico della Cooperativa medesima.