“Subito un piano per lo sfangamento delle dighe di Levane e della Penna: il piano varato da Provincia di Arezzo e Regione Toscana ha tempi e costi inarrivabili. Necessario valutare altre soluzioni, prendendo in considerazione anche l’eventuale contributo di interlocutori privati”. Con queste parole il consigliere regionale Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta) annuncia la presentazione in Aula di una mozione in merito agli interventi urgenti di manutenzione degli invasi che ricadono nel territorio aretino.
“Le abbondanti precipitazioni delle scorse settimane – ricorda il consigliere - hanno messo a dura prova la tenuta delle dighe di Levane e della Penna, riportando all’attenzione l’urgenza degli interventi di messa in sicurezza, primo tra tutti il dragaggio dei fanghi che si sono accumulati sul letto del fiume e degli invasi stessi”.
“La diga di Levane – continua Chiurli - è l’ultima opera di regolazione del regime idraulico dell’Arno prima dell’abitato di Firenze, informazione sufficiente a far capire l’importanza di questa opera. Ma attualmente la sua capacità di contenimento è fortemente ridotta. E’ necessario procedere quanto prima all’operazione di sfangamento”.
“Il piano varato da Provincia di Arezzo e Regione Toscana prevede tempi e costi al momento inarrivabili: parliamo di 100 milioni di euro solo per il dragaggio della Penna. Esistono però tecniche innovative – suggerisce il consigliere regionale - che permetterebbero di risparmiare sui costi e addirittura di far fruttare il materiale raccolto. Basti pensare a ciò che fa un’azienda del territorio, la Chimet, con questo tipo di rifiuti, da cui è in grado di ricavare oro e altri materiali preziosi”.
“La Regione e gli enti locali coinvolti valutino altre soluzioni – conclude Chiurli – senza escludere il ricorso all’aiuto dei privati. Purché si acceleri su un’opera sempre più urgente”.