La crisi che ormai da quattro anni sta interessando il settore edile, continua giorno dopo giorno a mietere centinaia di posti di lavoro. Il fenomeno in continuo aumento non interessa più solo decine di piccole aziende di un territorio aretino già martoriato, ma anche imprese strutturate che per anni hanno contribuito allo sviluppo non solo del Paese, ma anche della nostra provincia e che per la grande capacità organizzativa e per l’assoluta qualità del loro prodotto, pensavamo potessero superare indenni lo stato di crisi.
E’ il caso della Pavimental; un’Impresa, direttamente controllata dal Gruppo Autostrade, che svolge attività di manutenzione ed asfaltatura del manto autostradale, nonché della costruzione di grandi opere in corso quali : svincoli, tangenziali ed altri tratti autostradali. L’Azienda, che conta circa 20 cantieri distribuiti in tutto il territorio nazionale per complessivi 350 dipendenti impiegati nella manutenzione, tra cui l’Unità Operativa di Viciomaggio – Arezzo – per il tratto Firenze-Valdichiana, ha dichiarato ai Sindacati di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, nel corso di una riunione tenutasi nella Sede Centrale di Roma, l’esubero del 50% dei propri dipendenti, comunicando l’intenzione di aprire la procedura di mobilità per circa 175 lavoratori (tra operai ed impiegati di cantiere) interessati alla manutenzione autostradale, a cui si aggiungono i circa 160 lavoratori impegnati nelle infrastrutture che vedranno terminare i propri contratti di lavoro. “La risposta dei sindacati – affermano Nicola Vigiani di Fillea Cgil e Gilberto Pittarello di Filca Cisl – al piano di esuberi presentato dall’azienda, è stata immediata! No ai licenziamenti e richiesta di apertura di un tavolo di confronto sulla possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali”.
La comunicazione di Pavimental di procedere ai licenziamenti è dovuta alla riorganizzazione produttiva che è stata motivata dal calo degli investimenti previsti per i prossimi anni 2012 – 2014, a causa della diminuzione del traffico autostradale e della lentezza eccessiva degli iter autorizzativi per i contratti riguardanti i lavori pubblici programmati.
Un piano che non piace per nulla ai sindacati, che chiedono di non dare seguito alla procedura di mobilità. I Coordinamenti unitari delle RSU di Pavimental e di Spea, l’altra azienda collegata ad Autostrade interessata ai licenziamenti che si occupa di progettazione, sono sul piede di guerra e chiedono un confronto “vero” con l’Azienda, nonché un incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico per lo sblocco degli iter autorizzativi riguardanti la costruzione delle infrastrutture programmate.
“Nel frattempo – dichiarano Vigiani e Pittarello - sono state proclamate 16 ore di sciopero, le prime 4 delle quali si svolgeranno lunedì 12 novembre unendo tutte le maestranze coinvolte”. I sindacati hanno chiesto un tavolo di confronto e sono pronti a presentare ulteriori controproposte che permettano di non avviare le procedure di mobilità, tra le quali il possibile ricorso agli ammortizzatori sociali.