Li hanno definiti apprendisti ciceroni, ma in questi giorni hanno svolto benissimo il compito di guidare loro coetanei alla scoperta del Palazzo del Governo, attuale sede della Prefettura. Parliamo degli studenti degli istituti “Fossombroni” e “Margaritone-Vasari” che sono stati protagonisti del progetto del FAI che, attraverso un' esperienza di cittadinanza attiva, ha avuto l'obiettivo di far maturare nei giovani la consapevolezza che il patrimonio storico-artistico e naturalistico è il bene collettivo più prezioso che possediamo, oltre ad essere uno dei principali motori economici del Paese. “Nel progetto, che ha visto sei classi dei due istituti fare da guida a studenti di scuole superiori e medie del comune di Arezzo, gli studenti Apprendisti Ciceroni sono stati coinvolti in un percorso didattico di studio dentro e fuori l'aula e hanno avuto l'occasione di mettere in gioco le proprie competenze per far scoprire ad altri studenti beni d'arte poco conosciuti, ma con un valore significativo per il sistema territoriale – spiega il capo delegazione FAI di Arezzo Ilaria Marvelli. Grazie alla loro partecipazione attiva e responsabile, gli studenti si sentono così partecipi della vita sociale, culturale ed economica della comunità e diventano esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari”. In concreto la Delegazione FAI di Arezzo ha, come detto, aperto il Palazzo del Governo, bene particolarmente ricco di significati storici, artistici e civici, e per tre giorni ha organizzato delle visite riservate agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti Apprendisti Ciceroni, appositamente formati dai loro insegnanti e dal tutor FAI, hanno guidato le classi alla scoperta del palazzo e l'esperienza si è conclusa con un incontro con il Presidente della Provincia Roberto Vasai e con il Prefetto Saverio Ordine. “Il Palazzo, di proprietà della Provincia e del quale, lo dico con una battuta, sono ospite non ha solo il valore architettonico datogli dall'Architetto Michelucci, ma anche un notevole fascino – ha affermato il Prefetto. Unisce, infatti, il pregio dell'architettura a quello della funzionalità, visto che fu subito pensato per ospitare degli uffici. Apprezzo quindi in modo particolare che il FAI abbia contribuito a farlo conoscere con un'iniziativa tanto più lodevole perché rappresenta un esempio di conoscenza orizzontale, tra pari, e non calata dall'alto”. Sui rapporti di amicizia e collaborazione con il FAI si è invece soffermato il Presidente della Provincia Roberto Vasai che, ha detto “è indubbiamente basato sull'impegno comune a difesa del nostro bellissimo territorio dalle deturpazioni che a volte siamo costretti a subire. Sono quindi molto felice di essere qui come rappresentante di un ente che nei primi del '900 è stato governato da personaggi straordinari che, quando dovevano progettare delle opere, sceglievano il meglio che c'era sul mercato come, appunto, Giovanni Michelucci. In quel periodo, infatti, oltre a questo palazzo nacquero la Sala dei Grandi e l'intera parte nuova dalla sede della Provincia, che si affaccia su piazza della Libertà. Chiudere qui le mattinate del FAI è quindi motivo di grande orgoglio”, ha concluso Vasai. Dopo gli interventi delle autorità la parola è passata ai ragazzi Apprendisti Ciceroni che hanno raccontato la propria esperienza, che sarà poi messa ulteriormente a frutto in occasione delle tradizionali giornate FAI di Primavera.