Rubano i gioielli dei genitori e li rivendono ai Compro Oro per farsi il cellulare

La squadra mobile ha scoperto un fenomeno ormai dilagante nell'aretino. Nei guai cinque ragazzini

a cura della Redazione
27/08/2012
Cronaca
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Vendevano ricordi di famiglia a negozi di Compro Oro  per comprarsi, con i soldi avuti in cambio, magari un nuovo cellulare, di quelli di ultima generazione. Per questo quattro minorenni aretini, tutti di buona famiglia, sono stati indagati per il reato di concorso in furto aggravato ed uno è finito nei guai per ricettazione. Gli agenti della squadra mobile di Arezzo portando avanti le su un furto di oggetti preziosi, trafugati in più volte da un’abitazione, hanno scoperto che il responsabile degli ammanchi era il figlio minorenne della coppia che aveva denunciato gli episodi. Non c'è neppure da dirlo come ci siano rimasti i genitori. Delusione, questo hanno provato quando hanno scoperto la verità. E gli agenti, dopo aver individuato l’autore, durante la ricerca della refurtiva, hanno anche scoperto che il giovane, con la complicità di altri amici, tra cui anche minorenni, aveva venduto i gioielli a negozi di Compro Oro, sia nell'aretino che in province vicine. I complici del ragazzino sono risultati non nuovi a questa esperienza, infatti anche loro si erano appropriati di gioielli trovati in casa per venderli ai negozi di Compro Oro. Un "gioco" facile, tanto che messa su un pò di esperienza avevano insegnato come fare anche ai loro amici collaborando ai furti ed alle vendite per spartirsi il ricavato e comprare cellulari, abiti firmati. A vendere la merce rubata nei negozi erano gli amici maggiorenni, che potevano fornire i propri dati e cedere i bracciali, collane, orecchini. La squadra mobile di Arezzo, nel corso delle indagini, ha scoperto che si tratta di un fenomeno dilagante tra i giovani aretini. Una “moda” che permette di comprare tutto quello che si desidera. Per questo sono finiti nei guai cinque giovani,  tre dei quali minorenni e gli altri divenuti maggiorenni da poco, ed anche un negoziante di preziosi che acquistava l’oro senza annotarlo nell’apposito registro. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Arezzo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo e dalla Procura dei Minori di Firenze. Di tutti i preziosi rubati, a cui ignari genitori e parenti davano un grande valore affettivo, prima ancora che economico, sono stati ritrovati solo alcuni pezzi. Gli altri sono andati distrutti perchè fusi trascorso il periodo previsto.

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