Avevano preteso la consegna di una somma di denaro da un proprio connazionale per fargli ottenere la documentazione necessaria all’ingresso in Italia di un suo congiunto. Con questa accusa, nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia di Arezzo hanno arrestato due cittadini dello Sri Lanka di 44 e 38 anni, da tempo residenti in Italia. Le indagini nei loro confronti hanno preso il via dalla denuncia sporta dalla vittima della tentata estorsione, un cingalese di 40 anni. I finanziaeri, dopo aver raccolto il racconto dell’uomo, hanno fatto scattare la trappola e atteso i due alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella, luogo concordato per lo scambio di denaro sorprendendo i due mentre intascavano i 1300 euro consegnati loro dal connazionale. Sono così scattate le manette, in flagranza del tentativo di estorsione, per i due cingalesi trasferiti nel carcere fiorentino di e condannati, per direttissima, alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. Sono in corso ulteriori accertamenti sul fenomeno “caporalato” per l’immigrazione asiatica.