Il caso aveva generato non poco scalpore. Sembrava di essere davanti ad un servizio di Striscia la Notizia, ma i fatti stavolta toccavano da vicino la realtà aretina. Imputati dell'Ente Irriguo Umbro Toscano erano stati beccati, con tanto di pedinamenti e filmati realizzati dalla Finanza che aveva condotto le indagini guidate dal pm Ersilia Spena, a timbrare il cartellino e poi, durante le ore di lavoro, andare a fare la spesa, a farsi i capelli, le fotografie.
Stamani, davanti al giudice Piergiorgio Ponticelli, si è svolta la prima udienza del processo penale che vede imputati 4, tra dipendenti ed ex dipendenti dell'allora Ente Irriguo, rinviati a giudizio in udienza preliminare.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gori, Melani Graverini, Giuseppe e Luca Fanfani e Roberto De Fraja, i quali annunciano che "intendono dimostrare la non colpevolezza dei loro assistiti, molti dei quali erano spesso impegnati in progetti e lavori esterni proprio per conto dell'Ente".
Quest'ultimo, costituito parte civile con il legale Fiammetta Brilli, ha già chiesto un risarcimento del danno anche per il pregiudizio subito alla propria immagine dopo che questa storia era anche salita all'onore delle cronache italiane.
Questa mattina nulla di fatto, in quanto gli avvocati difensori hanno aderito all'astensione proclamata dagli organismi nazionali forensi.
Il processo inizierà quindi giovedì prossimo, 27 settembre, davanti al Giudice Fruganti e, per prima cosa, sarà fissato il calendiario per ascoltare i numerosi testimoni chiesti dalle parti.