Alcune case della Pieve Vecchia prese di mira dai ladri. La "tribù" della popolosa frazione lucignanese in questi ultimi giorni ha avuto la spiacevole visita dei ladri. L'ultimo saccheggio, in ordine di tempo, è capitato in un palazzo situato proprio nel bel mezzo della piazzetta pievese e particolare curioso, i tre appartamenti sono abitati da sole donne. Ma andiamo alla cronaca. Sono circa le 19 quando una giovane signora, titolare con la sorella di un noto negozio di abbigliamento situato in pieno centro storico di Lucignano, torna a casa con la figlia di 7 anni. Mentre sta parcheggiando la macchina, viene chiamata al cellulare, sarà sicuramente questo un episodio fortunato, e s' intrattiene per qualche minuto dentro la macchina, che dà le "spalle" al portone d'ingresso. Finito il colloquio telefonico, mamma e figlia scendono dalla macchina e dopo essere entrate nell'edificio hanno la sgradita sorpresa di trovarsi davanti il brutto spettacolo della porta dell'appartamento letteralmente sfondata. La donna, prima ancora di entrare in casa, per paura di trovarvi ancora gli intrusi, esce nel piazzale e dopo aver constatato che anche le altre inquiline non erano presenti, provvede a chiamare i carabinieri. Nell'attesa dei militari e sicura, ormai, che i ladri erano già scappati, fa un primo e rapido giro d'ispezione e trova la casa sottosopra, ma per i ladri un magro bottino perché come dice la signora: "fortunatamente, in casa non tengo mai niente di prezioso". L'arrivo dei carabinieri permette un accurato controllo anche degli altri due appartamenti e, purtroppo anche un'altra abitazione, dove alloggiano un'altra giovane mamma con una piccola figlia, viene trovata con la porta d'ingresso aperta a colpi di piede di porco e tutte le stanze in un completo disordine. Al suo arrivo la padrona di casa, dopo una rapida ispezione, si accorge che mancano di alcuni oggetti di valore. Fortunatamente per l'altra inquilina i ladri non avevano fatto in tempo ad entrare nel suo appartamento. Sicuramente l'arrivo della coinquilina ha fatto sì che i malviventi scappassero in tutta fretta non permettendogli di terminare il loro "lavoro". La provvidenziale chiamata al cellulare per la proprietaria del negozio di moda ha, forse, permesso che non si trovasse faccia a faccia con questi "topi" d'appartamento con le conseguenze difficili da prevedere. La mancanza di ogni forma di cautela, vedi lo sfondamento rumoroso delle porte, fa pensare che i ladri fossero già a conoscenza, o perché informati, della non presenza di tutti gli inquilini e delle loro abitudini. L'edificio è di proprietà dell'Istituto Diocesano di Arezzo che con apprezzabile premura ha già predisposto che in tutti e tre gli appartamenti venissero installate porte antisfondamento.