Prc "All'orizzonte una grossa scrematura nel sistema economico della Valtiberina"

“La stretta su ammortizzatori e accesso al credito rende sempre più indispensabile che le Istituzioni sappiano agire con celerità"

12/02/2013
Valtiberina
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AMMORTIZZATORI SOCIALI - A quattro settimane dall’incontro tra Cgil e Istituzioni locali ci sembra doveroso fare il punto della situazione, anche a seguito della stretta da parte del Governo Centrale sull’erogazione degli ammortizzatori in deroga. La nostra riflessione parte proprio dagli ammortizzatori sociali, dei quali negli ultimi anni c'era stato un utilizzo spropositato (e spesso calendarizzato). Non siamo di certo contro il sostegno al reddito per i lavoratori, che subiscono la crisi molto più dell'impresa, ma vorremmo un'analisi più concreta e corretta da parte di chi deve decidere se erogare o meno gli ammortizzatori, visto che il fondo da dove provengono sono sempre e comunque le tasche di quei cittadini che già faticano ad arrivare alla terza settimana del mese.
ACCESSO AL CREDITO - L’impoverimento del paese (dello Stato come del nostro Comune) oggi ci preoccupa quanto la crisi e forse di più. Entrando nelle specifiche locali, siamo convinti che il 2013 darà una grossa scrematura al nostro sistema economico, che oggi si sorregge su poche grandi realtà e tante piccole imprese. Un problema comune associa le due realtà, ovvero il credito, che un po’ come l’ammortizzatore prima è stato concesso in modo smodato (per appoggio politico e per pianti compiaciuti) prima, e oggi viene negato a chiunque senza troppo analizzare il bisogno reale.
MOLINO SOCIALE - Un paio di mesi fa sembrava essere arrivata al capolinea la vicenda del Molino Sociale (autorevoli fonti governative locali parlavano di 10 giorni); forse a breve, per quello che ci risulta, ci saranno davvero buone nuove, ma a tal proposito vorremmo spendere due parole per i lavoratori che rinunciano di nuovo alle loro spettanze per tappare il buco di quel sistema bancario  che  nemmeno la legge riesce a mettere di fronte alle proprie responsabilità.
BUITONI - Il tranquillo e moderato ottimismo della nostra Amministrazione sulla Buitoni (dopo l’accordo temporaneo attinente i licenziamenti dichiarati) è sfociato in Cassa Integrazione ed in alcuni licenziamenti di personale a tempo indeterminato (tra le altre cose, nel perfetto silenzio generale!).
SETTORE TESSILE - La nostra richiesta di dirottare sul settore tessile l’osservatorio del lavoro - che il Consigliere Brizzi non manca mai di ricordare essere strumento di tutti, ma che poi nega con incomprensibile facilità – è caduta nel vuoto mentre la situazione si è ulteriormente aggravata: oltre all’ormai nota vicenda Cose di Lana (di certo non risolta dopo l’erogazione della mensilità arretrata e la richiesta di trasformazione della propria area produttiva in commerciale), vede ora scoppiare per l’ennesima volta in pochi mesi anche la questione Milena (con la nuova Cassa Integrazione che rischia peraltro il mancato anticipo, per tornare sul tema di cui sopra).
RUOLO DELLA POLITICA - Lamentiamo oggi come non mai i tempi e l'atteggiamento della politica a difesa del proprio territorio, questo modo che si ha di essere protagonisti di fronte agli epiloghi positivi (lo vedremo anche con il Molino Sociale), ma attendisti, passivi e spesso compiacenti verso l'impresa nei dati di fatto. Pensiamo che oggi per uscire da questo stato di cose siano necessarie - con la giusta suddivisione di competenze - celerità, trasparenza, determinazione, e un'analisi non banale di ogni singolo problema.

Rifondazione Comunistra / Rivoluzione Civile

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