“Salvaguardare l’occupazione e il proseguimento dell’attività nello stabilimento che ha fatto la storia della Buitoni”. A dichiararlo è il consigliere regionale Dario Locci (Gruppo Misto) in seguito agli esuberi annunciati dai vertici dell’azienda.
Trentadue i licenziamenti previsti nell’insediamento toscano, il più grande della rete Newlat, che gestisce la produzione. “Quasi il 10% dei dipendenti rischia di restare a casa – dichiara Locci – con le conseguenti ricadute sociali su di un territorio cresciuto attorno alla fabbrica Buitoni”.
“Auspico che l’assessore Simoncini convochi immediatamente un tavolo con i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali – afferma il consigliere – affinché si possa arrivare ad una soluzione condivisa che permetta di mantenere i posti di lavoro e il tessuto sociale ed economico di Sansepolcro”.
“Resta il problema di una scarsa competitività degli stabilimenti di casa nostra – conclude Locci – aspetto sul quale la Regione Toscana deve fare di più e più in fretta. La stessa legge regionale sulla competitività, licenziata a luglio scorso dopo una lunga attesa, manca di mordente ed efficacia. Se non vogliamo che le industrie scappino dal nostro territorio è necessario fare di più”.