Enduro selvaggio in aree protette, in 38 nei guai. Inseguimento con l'elicottero

Maxi operazione della Forestale nella zona dei Monti del Chianti

18/02/2013
Cronaca
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Alle prima ore di domenica scorsa una vasta operazione del Comando Regionale della Toscana del Corpo Forestale dello Stato, con il supporto del reparto volo di Roma,  ha interessato le province di Arezzo, Siena e Firenze, dovei Comandi Provinciali hanno lanciato una importante azione a tutela delle aree protette attraverso il controllo della circolazione fuoristrada nei Comuni di Cavriglia, Greve in Chianti e Radda in Chianti, nella pregiata zona dei ‘’Monti del Chianti’’  . L’iniziativa è stata pianificata dal Nucleo operativo speciale di Arezzo e dal Comando Stazione di Montevarchi che, in supporto al Comando Provinciale di Firenze, hanno svolto sin dal mese di dicembre sopralluoghi costanti  finalizzati alla determinazione del flusso ‘’motoristico’’ e delle rotte seguite. I rilievi hanno sin da subito evidenziato le criticità dello stato dei luoghi in cui le tracce dei veicoli a motore sono l’immagine più ricorrente in qualsiasi direzione si guardi. Prati strappati, sentieri letteralmente arati, canalette divelte, sottobosco danneggiato e tracciati aperti su pascoli, praterie, bosco e rimboschimenti e tutto ciò in mezzo ad un pollulare di cartelli che invitano al rispetto della natura e alla tutela delle aree protette.
Sono stati sentiti residenti, taglialegna, turisti e passanti e tutti hanno evidenziato l’insopportabilità del comportamento tenuto da molti ‘’ fuoristradisti’’ che a loro avviso oltre a non tenere conto dell’ambiente addottavano condotte pericolose per la sicurezza di loro stessi e per gli altri utenti fruitori del parco.
Per questo l’area è stata sottoposta a monitoraggio per alcune settimane ed il quadro che ne è emerso è stato raccapricciante. Flotte di enduristi, quaddisti e jeep provenienti dalle direzioni di  Firenze, Siena e Arezzo usavano quell’area come una vera e propria arena, su e giù per i prati, salti, testa coda, sgommate, transiti nelle brughiere nei boschi, nei pascoli, apertura di tracciati anche laddove sembrava impossibile transitare e ciò in barba a ogni norma, regolamento o raccomandazione posta a tutela del patrimonio naturale comune.
Questo ha indotto il Nos di Arezzo a pianificare un'operazione ad impatto finalizzata al censimento definitivo dei fruitori indisciplinati e alla repressione del fenomeno.
Così 30 agenti , sin dall’alba di domenica scorsa si sono dislocati in abiti borghesi lungo i vari sentieri del sito comunitario precedentemente individuati  e con il supporto aereo hanno dato il via alla più imponente e massiccia operazione di controllo mai verificatasi in Toscana. Era da poco passato mezzogiorno quando le pattuglie fiorentine del Corpo Forestale dello Stato hanno intercettato, in prossimità del Monte di San Michele,  i primi gruppi di enduristi in transito all’interno dell'omonimo Parco. Uno di questi si è fermato sottoponendosi ai controlli mentre l’altro, ad un bivio ha cambiato direzione proseguendo la propria marcia. Questo ha richiesto l’intervento dell’elicottero del reparto volo di Roma che alzatosi da Lucoloena ha messo in atto un vero e proprio inseguimento fra i canaloni che si è concluso a valle del Monte di San Michele in mezzo alla vegetazione dove il gruppo è stato intercettato e fermato dagli stessi elicotteristi che hanno rpoceduto ad indentificarli. Successivamente altre pattuglie a terra hanno prelevato i soggetti fermati e li hanno scortati presso il posto di controllo del Monte di San Michele dove sono proseguiti altri accertamenti.
Immediatamente dopo l’elicottero si è alzato nuovamente in volo per portarsi in direzione di alcune praterie di Greve in Chianti dove il Comando Stazione di
Montevarchi aveva segnalato altro gruppo di enduristi che stavano procedendo in direzione di Lucolena. L’elicottero anche questa volta è riuscito ad intercettarli sbarrandogli la strada poco prima che raggiungessero una fitta area boscata. Sono stati quindi identificati e anche loro condotti presso il posto di controllo del Monte di San Michele.
Ed ecco il bilancio dell’operazione 38 soggetti, tra fiorentini, senesi e aretini di sono visti contestare una sanzione amministrativa di circa 200 euro per violazione della Legge Regionale Toscana che vieta espressamente,la circolazione fuoristrada su fondi naturali soprattutto laddove esistono aree sottoposte a particolari forme di tutela per il loro interesse naturalistico.
 

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