E' stato Giulio Golia a portare i microfoni delle Iene ad Arezzo. E proprio da qui è uscita fuori una storia di truffe che ha dell'incredibile. E tutte per mano di una ragioniera aretina che ha ridotto sul lastrico venti famiglie, sottraendo 280mila euro anche alle suore del Thevenin, questo quanto affermato da una delle religiose, per le quali seguiva l'amministrazione. Il racconto di quanto avvenuto è stato fatto proprio dagli stessi aretini finiti nella rete della ragioniera che inseguita dalle telecamere delle Iene non ha dato risposto sul denaro fatto sparire, rispondendo solo con parolacce. Cinque le persone che hanno raccontato la loro storia. In pratica per anni la donna ha fatto loro credere di aver regolermente redatto la denuncia dei redditi, ma non era così, e si è intascata i soldi che tiravano fuori per pagare le tasse. E lo ha fatto producendo anche documenti falsi e simulando la firma del direttore delle agenzie delle entrate. Poi improvvisamente i truffati si sono visti arrivare a casa cartelle esattoriali da migliaia e migliaia di euro. Addirittura uno ha raccontato di aver visto finire la sua unica casa all'asta. Ma quello che li ha feriti ancora di più, come ha spiegato una delle vittime è che consideravano la ragioniera "una di famiglia. Una persona di cui fidarsi. I nostri figli sono cresciuti insieme". Ed ancora un altro ha raccontato: "L'ultimo Capodanno, prima che venisse a galla tutto, l'ha trascorso con la sua famiglia qui a casa mia". Una brutta storia che ancora non ha trovato una risposta per le vittime della ragioniera che hanno ribadito: "A noi ha rovinato la vita e lei continua ad andare tranquillamente in giro". Infatti le telecamere della trasmissione l'hanno seguita al bar, nel garage della sua auto e fino allo studio. Ma da lei nulla. Solo imprecazioni perchè Golia se ne andasse da dove era venuto.
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