La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro ringrazia il Signore per il dono del nuovo Papa. Saluta il Santo Padre Francesco esprimendogli perfetta comunione e filiale obbedienza. Da questa terra resa illustre dal poverello di Assisi si leva una preghiere unanime perché Dio benedica il Sommo Pontefice con la ricchezza delle sue grazie e il coraggio necessario per il terzo millennio. Alle 17 di questo pomeriggio, l’Arcivescovo Riccardo Fontana, assieme alle comunità francescane, celebrerà a La Verna la prima Messa per il Papa rispondendo alla sua richiesta di preghiere.
Anche il sindaco Fanfani ha inviato una lettera al vescovo Riccardo Fontana in relazione all’avvenuta elezione del pontefice. Ecco il testo:
La Chiesa cattolica continua a mostrare coraggio e forza in una straordinaria convergenza di salvaguardia di una tradizione irrinunciabile e di capacità di innovazione. Una Chiesa che prima con l’atto del Vescovo Emerito Benedetto XVI e ora con l’elezione di Papa Francesco conferma la sua capacità di confrontarsi con un mondo in veloce e spesso drammatica evoluzione.Non conoscevo il pensiero del gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio ma ho letto quanto ha scritto su Papa Francesco l’Osservatore Romano. Mi ha colpito un passaggio dell’articolo: “un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus, nei quindici anni del suo ministero episcopale. «La mia gente è povera e io sono uno di loro», ha detto più di una volta per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio apostolico e porte aperte a tutti”. Un Vescovo costantemente attento ai problemi del suo Paese, capace di piccoli ma simbolici gesti come quando, creato Cardinale da Giovanni Paolo II, invitò i fedeli argentini a non andare a Roma per festeggiare la porpora e a destinare ai poveri i soldi del viaggio. Un Papa che si è presentato in piazza San Pietro con umiltà, salutando con un semplice “buonasera”, chiedendo ai fedeli di pregare per lui. E, soprattutto, scegliendo per la prima volta nella storia della Chiesa il nome di Francesco. Molti e tutti positivi i segnali che sono giunti ieri da San Pietro. In una fase internazionale tra le più difficili della storia contemporanea, dalla Chiesa cattolica emerge un’indicazione forte e coerente con la cultura migliore del mondo laico che invita a rivedere costumi, comportamenti di vita, azioni quotidiane. Indicazioni che contrastano e tentano di superare una società che negli anni si è caratterizzata per l’egoismo più sfrenato. In questo quadro Papa Francesco, con il suo solo nome e con le sue prime parole, rappresenta un grandissimo segnale di speranza per l’umanità intera. Se vorrà e nei modi che Ella vorrà, la prego di formulare al Santo Padre i migliori auspici della nostra comunità per il difficile compito che Lo attende.
COSA E' SUCCESSO IERI SERA A LA VERNA
''Sembrava di essere allo stadio''. Cosi' ieri sera i frati francescani del convento de La Verna (Arezzo) hanno esultato quando il cardinale protodiacono Jean Louis Tauran ha annunciato il nome scelto dal nuovo papa: ''un nome che e' gia' un programma'' aggiunge padre Massimo Grassi, priore del convento che ora spera di averlo presto ospite di uno dei luoghi di San Francesco. Quando sono suonate le campane che annunciavano la fumata bianca i frati, in tutto una ventina, erano in chiesa: ''abbiamo recitato subito il Te Deum - dice il priore -. Subito dopo siamo andati davanti alla tv e abbiamo saltato la cena in attesa di sapere chi fosse. Poi il sussulto e l'urlo da tifosi quando e' stato annunciato il nome scelto dal cardinale Bergoglio''. ''San Francesco cambio' la chiesa e oggi c'e' bisogno di un rinnovamento - prosegue padre Grassi -: il nome scelto dal nuovo Sommo Pontefice ci dice che questo e' possibile''. A La Verna doveva andare lo scorso 13 maggio papa Benedetto XVI nel corso della sua visita alla diocesi di Arezzo. L'appuntamento salto' per un'improvviso peggioramento del tempo che rese impossibile l'arrivo in elicottero. Ora i frati sperano che presto venga il nuovo papa: ''Noi lo aspettiamo sempre ma certo non possiamo fare noi la sua agenda'' conclude il priore sorridendo e ricordando che, intanto, ''come ha chiesto ieri sera a tutti preghiamo per lui gia' da questa sera lo faremo con il nostro arcivescovo che verra' da noi a celebrare una messa proprio per papa Francesco''.