“Oltre mille dipendenti della Tiemme oggi non hanno ricevuto lo stipendio”. A puntare il dito contro l’azienda di trasporto locale è Claudio Palazzi, dei Cobas. Ma che cosa è successo esattamente? “Ci è stato comunicato con una circolare che il Monte dei Paschi non avrebbe versato i soldi per gli stipendi nel conto dell’azienda”. Ma Palazzi è preoccupato e non sembra convinto della spiegazione fornita da Tiemme: “Da tempo giungono voci di difficoltà economiche. Ed oggi, mi hanno comunicato, che nella sede di Piombino c’è la Finanza che sta controllando i conti. C’è grande preoccupazione tra tutti i lavoratori della Tiemme”. Un altro elemento che fa pensare allo stesso Palazzi che ci siano dei problemi è che “le assicurazioni dei mezzi non sono state rinnovate il 1 marzo, ma quattro giorni dopo. Questo potrebbe essere una valida indicazione che i conti siano asciutti”. E non tutti avrebbero ricevuto la comunicazione di problemi con la banca “A Grosseto i colleghi mi hanno detto di non aver ricevuto alcuna spiegazione in merito all’assenza degli stipendi. Oggi è venerdì, dobbiamo passare tutto il fine settimana, e vedere se lunedì saremo pagati. E con i tempi che corrono non è proprio il caso di trovarsi in queste condizioni”.
Ed anche la Uil Trasporti ha lanciato l'allarme: "Siamo "finalmente" arrivati al giorno in cui non ci hanno pagato lo stipendio, noi lo dicevamo da anni che questi politici toscani e i sindacati tutti, che sono stati complici, ci avrebbero condotto in un vicolo cieco ed adesso eccoci qua, con un comunicato aziendale che ci comunica candidamente che per problemi tecnici non ci vengono versati gli emolumenti, ma fino a quando sosterranno queste tesi? Continueranno ad arrampicarsi sugli specchi e non ammetteranno mai che ci stanno portando velocemente verso la catastrofe. Tutto ha inizio quando da Atam Arezzo, siamo passati ad Lfi, con decurtazione del 20% dello stipendio, le cause intraprese tutte respinte in nome della legge che dice che non si possono toccare i diritti acquisiti, forse quelli dei politici, i nostri sono stati tranquillamente calpestati, poi come se non bastasse veniamo dirottati in Tiemme, azienda della Toscana del sud, altri problemi, linee tagliate. Servizi peggiorati, sicurezza assente, ma non basta, la regione toscana, unica in Italia indice una gara che sarà devastante per il servizio e l'occupazione, ma tutti i sindacati, tranne il nostro. Sembrano non accorgersi di quello che ci aspetta, almeno 500 saranno gli esuberi, i contratti integrativi saranno divelti il nostro futuro sarà fatto a pezzi. Stanno giocando con il fuoco, fermiamoli, dopo sarà troppo tardi. Gara europea, "ce lo chiede l'europa" tutte frasi fatte per sconvolgere la vita ai lavoratori, mentre i privilegi dei politici e di tanti sindacalisti che si sono dimenticati come si lavora non vengono toccati, dobbiamo cambiare atteggiamento e virare di centottanta gradi, la strada intrapresa non porta da nessuna parte, se poi nascono i partiti di protesta e prendono un sacco di voti non lamentiamoci, è solo l'inizio, ma il passato ci insegna che i movimenti quando nascono difficilmente vengono fermati" conclude Alfonso Marzi della Uil Trasporti.