Badia Tedalda e Sestino flagellati dalla neve, Mugnai (Pdl) "Dopo gli eventi 2012 risorse in arrivo: sì ma quando?"

L’esponente del centrodestra interroga la giunta regionale

20/03/2013
Attualità
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I comuni di Badia Tedalda e Sestino, i piu’ orientali della provincia di Arezzo al confine con Romagna e Marche, nel 2012 furono tra i più colpiti dall’emergenza neve che a partire da gennaio si abbatté con eccezionale veemenza in quella parte della  Toscana, tanto da essere riconosciuti tra gli enti colpiti da calamità naturale. Tante le spese affrontate, sia per il primo soccorso alla popolazione che per i vari interventi di ripristino che si resero necessari. E le risorse, a dire il vero, sono anche state stanziate. Ecco, piccolo particolare: non sono state erogate. Peggio: non c’è una previsione sui tempi in cui arriveranno a destinazione. Che si aspetta, di grazia? A chiederlo, suonando così la sveglia alla giunta toscana, è il Consigliere regionale del Pdl Stefano Mugnai che firma oggi un’interrogazione in cui chiede alla Regione di assumersi impegni in forma scritta. Nello specifico, Mugnai chiede «se non sia il caso di procedere all’erogazione di un finanziamento a titolo di anticipo per le spese sostenute a causa dell’ emergenza neve 2012», ma anche «quali altre risorse o bandi possono essere partecipati dai due Comuni per supportare spese a carattere eccezionale ma anche per investimenti e spese correnti attinenti alle condizioni montane dei due enti territoriali». Non solo, perché si vuol sapere anche «a quali fondi e a quali bandi si potrebbe fare riferimento al fine di procedere alla ricostruzione di una struttura che abbia la funzione di punto raccolta della popolazione in caso di eventi calamitosi», vale a dire la tensostruttura comunale di Badia Tedalda che crollò e che invece dovrebbe servire proprio come punto di ricovero per la popolazione in caso di calamità. Ora, il 25 febbraio 2012, niente di meno, il dipartimento di protezione civile della provincia di Arezzo comunicava alla Regione Toscana il riepilogo dei costi autorizzati dal dipartimento nazionale di protezione civile e sostenuti dai Comuni di Badia Tedalda e Sestino per l’emergenza neve: si trattava di circa 140 mila euro. Ancora, scrive Mugnai nel suo documento: «Badia Tedalda, insieme al Centro intercomunale di protezione civile della Valtiberina, ha sostenuto i costi per vitto, alloggio e carburante del personale e dei mezzi del genio civile militare intervenuti con autorizzazione del dipartimento di protezione civile. Le prestazioni di servizi effettuate dalle ditte private incaricate dell’apertura delle strade – si legge ancora – sono ad oggi rimaste  non pagate, causando notevoli disagi finanziari alle aziende coinvolte».  «A quanto si apprende dagli uffici – sottolinea Mugnai – le risorse saranno erogate in due tranches. La prima sarà di 238.547,34 euro, ma ancora dallo scorso anno non sarebbe certa la data di erogazione dei fondi da parte del dipartimento protezione civile nazionale alla Regione. Tuttavia, la ragioneria regionale sarebbe già pronta a ricevere e fare i mandati alle province». In particolare, «sono stati autorizzate spese per circa 100mila euro al Comune di Badia Tedalda e circa 40mila euro al Comune di Sestino, spese che ancora non sono state rimborsate». A quando il fausto evento?

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