Processo Chimet, di nuovo al via verso la sentenza

In aula il perito delle analisi sul grano ed uno dei tecnici Arpar accusati di omissione di atti d'ufficio

02/10/2012
Cronaca
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E' ricominciato questa mattina il processo Chimet. La sentenza è prevista tra la fine del 2012 e l'inizio del prossimo anno.
In aula il consulente che ha condotto l'incidente probatorio sul grano coltivato intorno allo stabilimento dell'azienda di Badia al Pino che ha ribadito che nel 2008 i livelli di cadmio erano troppo alti per la salute umana, ma di non poter riferire sul 2005, l'ultimo raccolto precedente.
Ha poi detto che i rifiuti speciali conferiti nella discarica dell'azienda avevano un codice non in linea con la legge un consulente del pubblico ministero Rossi. Quindi ha parlato Claudio Bondi, funzionario dell'Arpat accusato di aver trasmesso, in ritardo, i dati sullo sforamento della diossina alla procura. Ha replicato che non era suo compito, ma dell'Arpat di Firenze. La prossima udienza è fissata per l'undici ottobre quando renderà dichiarazioni spontanee il dirigente della Provincia Patrizio Lucci e l'ex sindaco di Civitella, Dindalini, si sottoporrà all'esame inconrociato di pubblico ministero e legali. Invece, pare proprio che non si presenterà in aula Sergio Squarcialupi, al vertice di Chimet e UnoAerre.

 

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