"In spirito di semplicità il Pontefice ha confermato il calendario della visita ad Limina Apostolorum, che il suo Predecessore aveva fissato: l’8 aprile prossimo sono invitato ad andare da Papa Francesco per raccontargli che la nostra Chiesa è bella come un albero che cresce" queste le parole con cui l'arcivescovo Riccardo Fontana ha annunciato la prossima visita al Papa durante la messa crismale di oggi in Duomo. Poi ha proseguito "Cosa devo dire al Papa? Nel periodico incontro tra le Chiese nel mondo e la Chiesa di Roma vi è una speciale dimensione spirituale, che è fatta di preghiera e di rinnovati legami con gli Apostoli: la vitalità cristiana nelle parrocchie, l’educazione alla fede dei ragazzi e dei giovani, la testimonianza delle famiglie, l’impegno dei laici per la giustizia, le condizioni di vita dei sacerdoti, l’apporto dei Religiosi e delle Religiose alla Chiesa diocesana, la disponibilità ad aiutare i poveri, i malati, gli immigrati, il progetto per promuovere la cultura del territorio, è quanto sembra più utile rappresentare al Papa. La Visita ad Limina Apostolorum è l’occasione per interrogarci sulla nostra attuale identità. È il momento di chiederci quale sia la vita delle nostre comunità: abbiamo solo una gloriosa tradizione da ricordare, oppure ci riconosciamo parte viva della Chiesa di oggi? Questa vitalità la si esprime dando il proprio contributo condividendo e partecipando alle problematiche complesse di questi tempi difficili, ma anche stimolanti per ogni credente. Quali sono gli argomenti su coi verificarci? Riusciamo a passare la fede ai figli? Come è possibile interessare i più giovani perché siano parte attiva della comunità ecclesiale? Il Concilio, cinquant’anni fa, ci ha chiesto di essere i profeti del nostro tempo, pronti, se necessario, ad andare contro corrente, amici di Dio, allenati a compiere scelte di vita qualificanti. Dobbiamo trovare le forme opportune, che esprimano la coerenza tra il Vangelo che professiamo e quanto si attua nel quotidiano. Di fronte alla diffusione di modi pensare pagani, le famiglie cristiane riescono a nutrirsi della Parola di Dio? Gli anziani hanno ancora il desiderio di essere sapienti custodi del vero, saggi e discreti consiglieri di figli e nipoti? Quanto è presente la preghiera nelle singole persone e nelle nostre famiglie ? Nel progetto di vita dei cristiani aretini, cortonesi e biturgensi c’è la disponibilità di rimettersi in gioco per recuperare, nella rete dei legami virtuosi, amici e conoscenti al rapporto con il Signore, che è poi da noi il nome della nuova evangelizzazione?"
IN ALLEGATO IL TESTO INTEGRALE DELL'OMELIA