Ha picchiato la compagna, incinta di otto mesi, l'ha spogliata per strada e poi rapinata. Un episodio di estrema violenza che ieri ha avuto il suo epilogo in tribunale ad Arezzo quando il protagonista, un 36enne egiziano, è stato condannato a cinque anni di reclusione e a 900 euro di multa. L’episodio risale a qualche tempo fa ma è stato rievocato martedì nelle aule aretine. L’imputato, un egiziano di 36 anni residente ad Arezzo, doveva rispondere di rapina continuata accusa sostenuta in aula dal pm Bernardo Albergotti. Secondo la ricostruzione fatta in aula l’uomo, che costringeva la compagna a indossare il “burqa” e a coprirsi del tutto, ha atteso la donna fuori di casa malmenandola, strappandole i vestiti e insultandola, poi è salito in casa, le ha portato via la borsa con il cellulare e 1950 euro ed è fuggito. Dopo la denuncia e le indagini è scattato il processo. La donna ha testimoniato in aula confermando le accuse e sostenendo di essere stata abbandonata dall’uomo che non ha riconosciuto neppure suo figlio. Il giudice Mantellassi, dopo aver ascoltato le varie testimonianze, lo ha condannato a cinque anni. L'uomo dovrà sostenere anche un secondo procedimento, questa volta davanti al gup, per maltrattamenti e lesioni.