Prostituta 27enne si ribella ai protettori e loro la ricattano, salvata dalla polizia

Gli agenti, avvisati dai parenti della ragazza, hanno trovato la giovane e denunciato i suoi aguzzini

24/04/2013
Attualità
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Quando ha detto che non voleva piu' prostituirsi i suoi protettori le hanno tolto documenti e cellulare, ricattandola e chiedendole 800 euro per riavere indietro gli effetti personali, ma lei e' riuscita ad avvisare i parenti che si sono rivolti alla polizia di Arezzo. Protagonista dell'episodio, accaduto il 22 aprile scorso, una romena di 27 anni. Gli agenti hanno trovato la ragazza il giorno successivo e denunciato per sfruttamento della prostituzione due romeni, un uomo e una donna, e il convivente di quest'ultima, albanese. Secondo quanto emerso, la ragazza era arrivata ad Arezzo dalla Romania il 13 Aprile. Ospitata a casa della donna romena poi indagata, aveva iniziato a prostituirsi in strada, nella zona di via Mecenate. Quando si e' ribellata, i suoi protettori le hanno chiesto un riscatto di 800 euro - il prezzo pagato per farla venire in Italia - per riavere i documenti. La giovane e' riuscita contattare un parente in Emilia Romagna, al quale ha detto che era in pericolo e aveva bisogno di soldi. L'uomo , preoccupato poiche' la ventisettenne non rispondeva al cellulare, si e' presentato in questura ad Arezzo per denunciare un sequestro di persona. Le indagini, coordinate dalla Dda di Firenze, sono state condotte dagli agenti della squadra mobile di Arezzo e da quelli della sezione criminalita' organizzata della questura di Firenze. La giovane e' stata rintracciata il giorno successivo, in un circolo culturale di Arezzo gestito dalla donna romena indagata.

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