A Lucignano l'appuntamento con la Festa di Santa Maria Addolorata alla Chiesa del Giglio

Domenica, 28 aprile, come da tradizione. E' la ventesima edizione

Osvaldo Tavarnesi
27/04/2013
Valdichiana
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Torna domenica, 28 aprile, per la 20esima volta, la Festa in onore di Santa Maria Addolorata nella Chiesa del Giglio. Questa ricorrenza ha per tutti i lucignanesi e per tutto il popolo giallorosso del Rione di Via dell’Amore soprattutto, un sapore ed una identità particolari. La rinascita di questo Tempio di culto è avvenuta proprio 21 anni fa, grazie ad un lungo lavoro dei contradaioli di questo Rione e di molta parte dei lucignanesi. Questa Località dove è situata questa piccola ma importante chiesa, ha proprio preso il nome dalla Madonna del Giglio. Una leggenda popolare racconta che la santa Vergine apparve in quella località, con un giglio in mano, ad alcuni contadini e da allora, si dice, che fu copiosa di miracoli. Per secoli, la chiesa fu costruita nel ‘600, fu al centro di grande devozione, per poi passare, nei primi anni del ‘900, al totale abbandono, provocando danni ingenti alla struttura esterna ma lasciando miracolosamente intatto l’altare ed il dipinto della Madonna con in grembo il Gesù morto. Poi la ristrutturazione e la “rinascita” al culto, per la gioia di tutta la comunità lucignanese. Ritornando alla Festa di domani che coniuga in una perfetta simbiosi il sacro ed il profano, anche quest’anno è stato preparato un “menù” di tutto rispetto dai “festivalieri”: domenica 28 Aprile alle ore 15.30 spettacolo di grande livello coreografico da parte del rinomato “Gruppo Sbandieratori” di Lucignano. Alle 16,15 toccherà alla “Grifo Band” della Scuola Media di Lucignano che ha già ben figurato in alcune “uscite” anche in manifestazioni di grande valenza musicale riuscendo, sempre, ad ottenere un lusinghiero apprezzamento. Per gli amanti del ballo a tutto tondo ecco, alle 17.00, lo spettacolo di ballo liscio e caraibico con A.S.D. “Manuel Dance” di Arezzo. Ci sarà un doveroso spazio anche per la preghiera, alle 18.30, con la S. Messa e Benedizione. Naturalmente non mancherà un ricco stand enogastronomico, dove panini, porchetta, prosciutto, salame, formaggi e baccelli, tutti rigidamente nostrali, accontenteranno anche i palati più fini. Il vino, di quello buono, verrà offerto dal Comitato Organizzatore. Ma l’aspetto più importante di questa Festa, sarà la possibilità di ritrovare quell’atmosfera così antica, dai contenuti così importanti, dove la socializzazione e l’amicizia sono le fondamenta che regolano lo spirito.

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