Il Coisp scrive al questore "Costretti a vigilare una persona fermata e contemporaneamente a svolgere altre funzioni"

Il sindacato chiede un incotro urgente ad Addonizio

09/05/2013
Attualità
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La segreteria provinciale del Coisp scrive ancora una volta al questore al quale chiede anche un incontro. "Signor Questore, appare urgentissimo che lei impartisca disposizioni inequivocabili sulle modalità operative da adottare ogni qual volta il personale dell’U.P.G. e S.P., ma anche di altri uffici, si trovi a dover operare il fermo di una persona. La presente richiesta, che segue altre simili, è finalizzata ad evitare situazioni spiacevoli che possono ulteriormente verificarsi allorquando il personale è costretto a vigilare un cittadino in stato di fermo e nel contempo gli viene chiesto, cosa impossibile, di adempiere ad altri compiti inerenti il proprio ufficio. Vogliamo essere più chiari: nella serata di domenica 5 maggio 2013, la Volante del turno 19/24 è stata costretta ad effettuare, in Questura, un servizio di vigilanza di una persona extracomunitaria fermata nel precedente turno di servizio. Nel contempo, non essendovi più alcuna pattuglia fuori (ma così in realtà è stato anche nel precedente turno 13-19, in quello successivo 00/07 ed anche per gran parte della mattina seguente), è stata formata estemporaneamente una “volante” con due funzionari della Questura, il Capo di Gabinetto ed il Dirigente dell’U.P.G. e S.P. (uno avrà fatto il capo-pattuglia e l’altro l’autista), che hanno disimpegnato il servizio durante il turno serale. Durante lo svolgimento del servizio di detta “volante” (piacerebbe anche sapere chi l’ha disposta…) è accaduto che sia stata fatta richiesta al personale, impegnato in Questura nella vigilanza del fermato, di portare alla pattuglia all’esterno (con i due funzionari) della modulistica per il disbrigo di un atto. La richiesta è stata poi ritirata davanti alle perplessità avanzate dall’Ispettore Coordinatore del Turno sul fatto di lasciare la vigilanza dell’arrestato all’altro collega ed al piantone, i cui compiti di vigilanza della Questura tutta gli rendevano di fatto impossibile coadiuvare anche il controllo di un fermato (non ristretto in camera di sicurezza). Riteniamo sia più che urgente un Suo intervento volto a chiarire come deve comportarsi il personale in situazioni simili. Se adempiere alle richieste più disparate e lasciare la persona fermata ad una vigilanza che potrebbe, con ogni probabilità, risultare poco efficace (non certo per incapacità dei colleghi ma per il semplice fatto – che più d’uno, in questa Questura, sembra proprio non comprendere – che è difficoltoso e può anche diventare impossibile adempiere a più compiti contemporaneamente), oppure se – come è stato fatto nella circostanza de quo – evidenziare le problematiche che potrebbero sorgere nel caso di adempimento di ciò che viene chiesto e magari prendersi qualche improperio".

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