Arrestato a Palermo l'imprenditore aretino Paolo Papini è accusato di riciclaggio

La maxi operazione coordinata dalla procura di Palermo pesanti le accuse

16/05/2013
Attualità
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Il noto imprenditore aretino Paolo Papini è stato arrestato nel corso di una maxi operazione legata ad un'inchiesta della procura di Palemo. Secondo gli inquirenti era coinvolto in un'organizzazione dedita al riciclaggio, che sarebbe stato realizzato attraverso l'esercizio abusivo dell'attivita' di intermediazione e con sistemi diretti a eludere la tracciabilita' delle operazioni finanziarie, aggirando il circuito bancario. Queste, secondo i pm del pool di Palermo, oggi coordinato dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi, le ipotesi principali a carico delle 22 persone finite in cella e delle 12 che sono andate ai domiciliari. Il gruppo avrebbe agito per importare e commerciare nel nostro Paese ingenti quantitativi di oro, trattando con un agente sotto copertura, con l'identita' fasulla di Luca Di Lauro. Il finanziere si propose come "mandatario", emissario, di un gruppo criminale che agiva nel Napoletano e, simulando la disponibilita' di decine di milioni di euro in contanti, depositati in parte in Italia e in parte all'estero, si era finto interessato alle proposte di vendita di partite di denaro in contanti in divise estere. Tutto questo sarebbe stato commesso da Gianni Lapis e dagli altri per ostacolare l'identificazione della  provenienza illecita di ingenti quantitativi di denaro in divisa estera: dollari statunitensi, franchi svizzeri, won nordcoreani, e di banconote apparentemente rilasciate dalla Federal Reserve Usa.
 

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